Comune multa Csi
ma ora rischia di restituire
quanto pagato e non dovuto
per la targa esterna
Oltre al danno, la beffa. Si potrebbe usare questa frase se a subire la beffa non fosse chi il danno l’ha causato. Succede con la vicenda della multa che il comune ha dato al Csi (Centro Sportivo Italiano) per una bacheca esterna sulla quale non sarebbe stata pagata la tassa per l’esposizione. Tutto inizia l’altro giorno quando il presidente del Csi di Crema, Massimo Carini si vede recapitare una raccomandata. Aperta scopre che è una multa del comune, che contesta la mancata denuncia della bacheca dove il comitato cremasco espone la pagina settimanale di “Stadium” di Avvenire, dedicata ai campionati Csi. Sanzione da 28 euro, più richiesta di altri 18 a titolo di concessione annuale. Oltre a spese di spedizione e notifica, s’intende. Vicenda amara, per il presidente. Ma che potrebbe riservare sviluppi curiosi, come racconta lo stesso presidente ad Avvenire.
“All’amministrazione comunale – spiega Carini delle colonne del quotidiano dei vescovi – ogni anno già paghiamo la tassa per l’esposizione della nostra targa”. Nulla di strano, se non fosse che il “Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni”, al suo articolo 27, recita: “Sono esenti dall’imposta…le insegne, le targhe e simili apposte per l’individuazione delle sedi di comitati, associazioni, fondazioni ed ogni altro ente che non persegua scopo di lucro”. Morale: d’ora in avanti, il Csi non pagherà più le 18 euro annuale al comune. E non è da escludere, che il presidente possa spingersi oltre, chiedendo la rifusione delle somme in passato ingiustamente pagato negli anni scorsi.
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