Cronaca

Pdl: “Bilancio senza strategia
Aumenti e entrate incerte
Abbiamo suggerimenti”

Un bilancio senza strategia, senza fantasia, e senza certezza delle entrate. Questo il pensiero del Pdl che per illustrarlo ha scelto un luogo simbolo: l’azienda di Renato Ancorotti, nell’area industriale: il luogo delle imprese. Quelle attività produttive che l’amministrazione comunale e soprattutto la giunta nello stendere il bilancio non avrebbe tenuto in conto. Così come, nella stesura sarebbe mancata una visione strategica. Un bilancio che aumenta “l’Irpef senza criterio di equità penalizzando le fasce più deboli”, e che punta su entrate incerte, che potrebbero portare ad altri aumenti.

“Il bilancio è carente di strategie per affrontare la crisi: non hanno tenuto in conto che il mondo è cambiato e hanno presentato un bilancio che sembra l’assestamento di quello del centrodestra con la differenza che noi l’avremmo cambiato, perché i tempi non sono più gli stessi”, ha esordito Laura Zanibelli, capogruppo del Pdl in consiglio comunale, ricordando che il suo gruppo è pronto a dare suggerimenti e non solo a criticare. Suggerimenti per quanto riguarda le alienazioni: “vendere sempre lo stesso patrimonio allo stesso modo non dà risultati: l’esempio è l’ex Aci la cui asta è andata deserta. Perché non pensare a inserire il patrimonio nel fondo immobiliare della Provincia?”.

Sotto accusa anche la gestione del museo, già finito nell’occhio del ciclone a più riprese, e che torna a far parlare di sé anche a fronte dell’idea lanciata dall’amministrazione per un rilancio ed uno stanziamento in bilancio pressoché identico allo scorso anno. “Perché non riportare la Biblioteca al centro Culturale S.Agostino, si risparmierebbe quasi il 50% degli attuali costi  di gestione, e di alienare o mettere a reddito Palazzo Benzoni?”, ha proposta Renato Ancorotti. Il motivo? Il museo costa alla comunità 400mila euro, mentre la biblioteca 300mila, una spesa di 700mila euro che potrebbe essere ridotta. In pratica la proposta che torna in auge è quella di realizzare una vera e propria Cittadella della Cultura.

Questo perché i servizi a domanda individuale comportano spesa che la città a detta del Pdl, non potrebbe più sostenere: a partire “dagli asili nido, dove il costo bambino è di circa 11.000 euro annuo e la perdita complessiva è di circa 700.000 euro all’anno, alla scuola materna la cui perdita si aggira intorno ai 300.000 euro all’anno, dal museo che insieme alla biblioteca  perdono oltre 700.000 euro all’anno (400.000 euro per il museo, il resto per la biblioteca),  agli impianti sportivi con oltre un milione di euro  di perdita, fino all’insostenibilità di contributi cospicui per il San Domenico e l’incapacità di rivedere profondamente  la politica culturale e sociale”.

Per Ancorotti sarebbe necessario un intervento celere anche per favorire l’accesso all’area industriale e di favorire lo sviluppo dell’area stessa. “Cosa fanno per quest’area? La Pierina andrebbe valorizzata e non con il laghetto di pesca. Qui ci sono ottanta imprese con 800 lavoratori, perché non pensare ad un asilo nido e a una mensa, oltre che a un piccolo hotel per far reddito. Solo la mia azienda garantirebbe 25 stanze ogni settimana. Poi c’è il capannone dell’ex Olivetti che tra dieci anni sarà crollato”. Insomma un bilancio che al Pdl non piace proprio. Tanto che l’intero coordinamento rappresentato dal coordinatore Enzo Bettinelli e da Giovanni Palumbo. Che hanno condiviso il documento per descrivere un “bilancio che è il nulla. Ed è ora che il sindaco cominci a preoccuparsi della città e non solo delle società partecipate. Oppure cambi mestire”, ha chiosato Simone Beretta.

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