Cronaca

Diritto alla casa, Tinagli (PD):
"Prezzi alti ma stipendi non consoni"

Fontana, Tinagli e Piloni

Irene Tinagli è tornata a Crema, e lo ha fatto per esprimere le sue idee per fare fronte alla crisi abitativa, presente a livello nazionale ma, soprattutto, a livello locale. In sala ricevimenti, infatti, l’europarlamentare del Pd e presidente della Commissione speciale del Parlamento europeo per la crisi abitativa (HOUS), ha spiegato le difficoltà delle fasce medie di poter assicurarsi un tetto.

Invitata dal consigliere Regionale Pd Matteo Piloni, Tinagli ha sottolineato le difficoltà per i lavoratori negli ultimi anni di adeguarsi ai costi degli alloggi e/o degli affitti, che sono impennati vertiginosamente dopo il Covid, ma ai quali non è stata affiancata alcuna crescita economica del salario medio. Questo reca danni anche ai comuni che, ultimamente, sono spesso lasciati soli e con pochi fondi a disposizione per rispondere alle esigenze dei propri cittadini, che richiedono le case.

Un concetto ripreso anche da Cinzia Fontana, vicesindaca di Crema, che ha spiegato come la situazione a livello locale sia molto complicata. Gli alloggi sfitti a Crema sono una cinquantina, ma il costo medio di manutenzione è di circa 25mila euro ad appartamento. Cifre che le amministrazioni non possono sostenere con le proprie casse.

Ecco quindi che, dopo un anno, la commissione speciale europea Hous dovrà arrivare ad aprire canali di comunicazione tra i territori e Bruxelles: chiamando in causa, però, il solido contributo del governo che ha il dovere di dover salvaguardare i propri cittadini, mettendo loro un tetto sotto cui vivere.

“Noi vogliamo fare delle iniziative anche a supporto dei sindaci – spiega Tinagli – loro sono in prima linea, perché sono quelli ovviamente a cui si rivolgono i cittadini che sono in stato di necessità, ma i sindaci da soli non possono farcela, anche se stanno mettendo in campo iniziative importanti, interessanti, cercando di mobilitare tutte le risorse possibili, però hanno bisogno di un sostegno”.

“A livello europeo – ha proseguito l’eurodeputata – abbiamo istituito una commissione speciale per andare ad analizzare e studiare tutte le possibili fonti di risorse, di fondi strutturali, di cofinanziamento, di garanzie per finanziamenti agevolati, per cercare di canalizzarli su questa priorità. Però dobbiamo anche capire quali sono i bisogni. Servirà anche un impegno più forte da parte dei governi nazionali, perché se non c’è un quadro di riferimento e iniziative di sostegno a livello nazionale, i comuni da soli non potranno farcela”.

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