Scuole

Anche al Racchetti-daVinci
la Notte del Liceo Classico

L’ormai consueta cornice di pubblico fatto da studenti, genitori, personale scolastico e cittadini ha confermato l’apprezzamento per il ricchissimo cartellone dell’undicesima Notte Nazionale del Liceo Classico.

L’evento ormai consolidato anche al Racchetti-da Vinci di Crema, si inserisce nelle iniziative nazionali di promozione degli studi classici, ideate dal prof. Rocco Schembra e sostenute dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dall’Associazione Italiana di cultura classica.

Novità di quest’anno al Racchetti, la coreografica introduzione grazie all’impegno degli studenti e di Mosaico Dance&Arts School di Silvia Illari, sviluppatasi tra lo spazio esterno antistante l’ingresso di via Palmieri e l’atrio, che bene ha interpretato il tema dell’edizione di quest’anno: Mediterraneo-Mediterranei: mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare, con la chiosa finale dalla voce fuori campo: “Il mare è la solitudine perfetta di ciò che si è perduto”.

Per restare nel solco della tradizione, anche quest’anno prima di dare ampio spazio alla creatività ed al talento dei ragazzi, i saluti istituzionali da parte del dirigente scolastico Claudio Venturelli, degli assessori Emanuela Nichetti e Giorgio Cardile, e del presidente dell’Associazione ex alunni Liceo Ginnasio, Pietro Martini.

Per il dirigente Venturelli, la Notte del Classico rappresenta “una fonte diversa di apprendimento, ugualmente valida ed efficace e sviluppa tante competenze, per una suola che vuol essere Comunità educante”. La Notte del Classico ha detto il dirigente, celebra e riconosce il percorso di studio del liceo classico, che rappresenta la base della nostra tradizione.

“Il liceo classico con la sua cultura greca e romana, non sa di muffa, sa rinnovarsi e includere, sa essere flessibile e aperto al nuovo”, ha sottolineato il preside. Riproposti in loop le undici rappresentazioni delle varie classi: da “I figli di Eolo: i venti che soffiano sul Mediterraneo” a “Urbs pulcherrima (Miss Mediterraneo)”, da “Viaggi paralleli tra Odissea e migranti”, a “Stella Maris: naufragi di ieri e di oggi”, e poi “Destinazione Itaca”, “Effetto Calipso”, “Μόνο-πόλις”, “Anime tempestose”, “Trasformati in costellazione”, “La notte degli oscar”, “Sulle orme del Dantedì”.

Ma non solo, anche mostre come quella sul bosco del Liceo e i tre intermezzi musicali curati degli studenti del laboratorio coreutico-musicale, con la chiusura affidata alle note dell’arpa di Silvia Cimato, che ha accompagnato il pubblico verso l’ultima parte del programma, che come negli anni precedenti ha animato l’adiacente palestra, dove è stata presentata la rivisitazione de I Promessi Sposi che nella versione completa costituirà il saggio in scena il prossimo 3 giugno a San Bernardino. A seguire, l’esibizione dei gruppi musicali, tra i quali “I POKS”, fino alla chiusura dopo dopo le 23.

“Questa scuola rimane nel cuore” hanno aggiunto in apertura gli assessori Nichetti e Cardile, legati per motivi professionali e di studio proprio al Racchetti, con il giovane assessore alla cultura che s’è congedato con una riflessione rispetto “all’antichità che aiuta a leggere il tempo attuale”, riprendendo la meravigliosa preghiera laica “Mare nostro” di Erri de Luca, che nel 2021 rivisitò in chiave moderna la preghiera dei cristiani, nel ricordo di tutti i migranti che hanno perso la vita in mare.

 

Ilario Grazioso

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...