Marcia per l'Europa, Franco Bordo:
"A Roma non ci andrò, a Crema si"

Franco Bordo non sarà presente alla marcia di Roma di sabato 15 marzo, bensì, assisterà a quella di Crema nello stesso giorno e no, le motivazioni non sono di tipo logistico.
In una lettera, infatti, l’assessore comunale cremasco ha fatto sapere il suo personale punto di vista in merito ai due eventi che sono stati organizzati teoricamente con lo stesso scopo – ribadire la convinzione di un’Europa unita – ma che, secondo Bordo, nel pratico hanno due funzionalità diverse.
“Sono sempre stato convinto sostenitore di un’Europa di pace e fratellanza, unita nel progresso sociale ed economico – si legge all’inizio del comunicato – nella protezione delle persone più fragili e delle aree più deboli, quella del Manifesto di Ventotene”.
Il contraddittorio al preambolo risiede nella scelta da parte della presidente Eu Ursula Von Der Leyen di armare i paesi dell’Unione: “Il richiamo all’unità dell’Europa avrebbe avuto senso se nel frattempo non fosse intervenuto un fatto di assoluta gravità. Vale a dire il piano di RearmEu voluto dalla Presidente Von der Leyen, approvato dalla Commissione europea. Un piano di riarmo delle singole nazioni di 800 miliardi di euro, che graverà per anni sui bilanci degli Stati europei e che ricadrà sulle spalle delle future generazioni. Un piano che dirotta le risorse pubbliche verso gli armamenti a discapito della spesa sociale in sanità, istruzione, pensioni e politiche ambientali”.
Bordo, dunque, ha declinato l’invito nella capitale: “Siamo di fronte a una scelta che ci porta nella direzione di un’Europa bellicista, verso un’economia di guerra, in contrasto con i principi fondativi della nostra Unione. Per questo ho deciso di non partecipare alla manifestazione di Sabato 15 a Roma. Io non ci vado, per l’aderenza ai valori in cui credo e in cui ho cercato di mantenere sempre una coerenza nella mia attività politica, non ci vado anche per l’ambiguità su cui questo appuntamento fa leva. Ma, con fermezza, ritengo anche che quelli che non ci vanno dovrebbero smetterla di pensare che in piazza ci saranno solo guerrafondai; così come quelli che ci vanno dovrebbero smetterla di pensare che gli assenti siano tutti putiniani”.
L’assessore, infine, ha però ribadito la sua presenza alla marcia di Crema: “Avvertendo la necessità di restare uniti in questo momento di gravissima crisi internazionale, di affermare un’Europa di pace, di dire con chiarezza qual è l’idea intorno a cui vogliamo ritrovarci insieme, condivido lo spirito e i contenuti dell’iniziativa dei “Costruttori di pace” di Crema. Per cui Sabato 15 sarò alla manifestazione “Per la pace e una Europa unita” in Piazza Duomo a Crema”.