Cronaca

Il 15 marzo il concerto
per il Giubileo a Crema

Il collegium vocale di Crema

Un grande evento di portata mondiale come il Giubileo merita una sottolineatura musicale altrettanto grande, come la Grande Messa (Grosse Messe) in do minore K 427 di Mozart. Il Coro e Orchestra del Collegium Vocale di Crema, diretti da Giampiero Innocente, eseguiranno il capolavoro mozartiano sabato 15 marzo nella Chiesa-Auditorium di S.Bernardino in Crema quale momento musicale ufficiale della Diocesi di Crema per il Giubileo. Gli organizzatori dell’evento, Il Comitato diocesano per il Giubileo e il Centro Culturale Diocesano “G. Lucchi”, hanno scelto il Collegium Vocale che ha nel proprio
repertorio opere famose dall’organico vasto.

Solisti, coro e orchestra daranno vita al grande affresco musicale nel quale le mirabili melodie di Mozart disegnano momenti capaci di elevare quanto più in alto possibile l’animo dell’ascoltatore: i testi sacri sono trasfigurati in potenti armonie corali, in complesse arie dal carattere a volte delicato e dolce, a volte drammatico, in dialoghi vocali e strumentali degni delle opere più complesse e impegnative. Lo stile della Messa è una sublime sintesi dei temi mozartiani: l’ascoltatore si trova, fin dalle prime battute del Kyrie, di fronte ad una ieratica maestosità sonora che rapisce per bellezza ma anche, e soprattutto, per il misticismo di una vastità universale.

Le parti del solista soprano furono pensate da Mozart proprio per la moglie Constanze, valida cantante dell’epoca, e nel Christe eleison si comprende perfettamente il riferimento alla malattia e alla guarigione della moglie. Sempre Constanze è protagonista in questa Messa nel meraviglioso movimento dell’Et incarnatus est, dopo la proclamazione del Credo.
La fede in Dio che salva e trionfa sulla morte trova così in ogni coro di questa Messa la grandezza di una proclamazione sincera e convinta: i due Hosanna che chiudono la composizione (doppia fuga con doppio coro a otto voci) sono quanto di più solenne e ardito si potesse scrivere, e, seppur incompleta, rendono questa Messa “aperta” ad un tempo
celeste e trascendente.

Discutibili, controversi, accesi in dissertazioni senza fine, musicisti e studiosi contemporanei attestano comunque concordi un fatto incontestabile: la negletta e incompiuta, è la Messa più intrigante e moderna di Mozart. Chi suona e canta, ma anche chi ascolta si trova immerso in un vortice di bellezza eterna: ogni volta che quelle poche note
del Kyrie attaccano l’esecuzione inizia non solo la musica ma la seduzione di ogni spirito, portato e riportato continuamente verso l’Alto.

Nella stessa serata ci sarà la prima esecuzione mondiale dell’”Aria dell’Angelo Gabriele”, composizione di Oreste F. Fanelli, che prelude alla grande solennità dell’Annunciazione del 25 marzo.

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