Il Prefetto Giannelli incontra
l'Area Omogenea Cremasca

Un confronto attivo, ricco di proposte e segnalazioni tra i comuni cremaschi e il Prefetto di Cremona, per aggiornare il quadro del Territorio dopo la nascita dell’Area Omogenea.
In Sala Consiliare a Crema, Gianni Rossoni e i sindaci del Cremasco hanno incontrato Antonio Giannelli, per renderlo partecipe dei progressi raggiunti e delle tematiche da sviluppare nei 48 comuni cremaschi.
Sul tavolo tante tematiche, collegate principalmente alla sicurezza urbana e la collaborazione delle forze dell’ordine. La parole d’ordine per il perfetto è concretezza, proponendo un incontro su scala allargata ai 113 comuni di tutta la provincia per ricevere le istanze principali da poter lavorare e porre all’attenzione del governo.
Non solo sicurezza, però, alcuni sindaci come Marani e Barbaglio di Salvirola e Pianengo, hanno posto sul tavolo la questione relativa alle finanze locali, focalizzandosi sulle difficoltà di coprire le spese ricorrenti soprattutto relative all’ambito sociale.
Un confronto di due ore che ha soddisfatto i sindaci e ha posto le basi per una collaborazione più solida tra gli enti territoriali come le aree omogenee e il Prefetto, che si porrà da tramite con Roma per cercare di accelerare le tempistiche burocratiche che si oppongono allo sviluppo delle attività nel Territorio.
“Ho visto grande unione da parte dei quarantotto sindaci – ha affermato soddisfatto il Prefetto Giannelli – concordi sui discorsi più vari che vengono accomunati in quelli della sicurezza. Gli strumenti sono tanti, sono presenti all’interno della legge. Lo sforzo che stiamo facendo è proprio quello: alzare le barriere per rendere il territorio ancor più efficace ma che comunque non ha un particolare bisogno di sistema di allarme”.
“Ringraziamo il Prefetto per la sua presenza – ha aggiunto Rossoni – vogliamo far capire che il Cremasco, attraverso l’istituzione dell’Area Omogenea, vuole valorizzare il Territorio e rendersi protagonista per soddisfare le esigenze richieste dai nostri comuni”.