Cronaca

Fondazione San Domenico: inaugurata
la mostra di Alejandrina Solares

Solares e Guglielmo

È stata inaugurata alla Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico la mostra di Alejandrina Solares dal titolo “Oltre Mappe Celesti”, curata da Antonia Guglielmo. Presenti per l’occasione il Presidente Guido Giordana con Arwen Imperatori Antonucci, delegata della Fondazione San Domenico per la Commissione Arte e Cultura. “Trovo le opere di Alejandrina Solares molto interessanti, noi della Fondazione siamo felici di poter ospitare questa mostra.” ha commentato Imperatori Antonucci. Connessione vuol dire interattività, condivisione, anche sui social, durante gli eventi e online, connettersi con gli altri ma anche con noi stessi.”

La mostra, ad ingresso libero, è aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00, domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, fino al 16 marzo 2025. È possibile accedere da piazza Trento e Trieste, mentre in settimana anche da Via Verdelli.

“Si tratta di mappe emotive, è una mappatura di noi stessi, non c’è bisogno che ci sia una riproduzione geografica. – spiega l’artista – Il 7 presenterò un libretto d’artista ispirato alla parola che diventa immagine, che ricorda l’arte astratta, concettuale ed il futurismo. I libretti sono fatti di materiale povero e verranno poi distribuiti a chi sarà presente.
Il mio lavoro riguarda tanto anche il corpo. Il mio corpo visto come torchio, perché tramite il mio peso con un pallone si imprime un’immagine, è la tecnica del Balloon-hand-writting che avrò modo di presentarvi il 15, con una grande interazione con il pubblico presente.”

Durante la mostra si terranno infatti tre eventi che riflettono il tema centrale delle mappe emotive, creando un dialogo profondo tra l’arte e l’esperienza personale.

Venerdì 7 marzo ore 18.00: Presentazione del Libretto d’Artista
Il primo momento consiste nella presentazione di un libretto d’artista ispirato alla poesia visiva. Questo libretto evoca le tecniche del futurismo, invita il pubblico a riflettere su come le parole possano generare immagini “emotive”. Attraverso un uso audace del linguaggio e della grafica, il lavoro si propone di trasformare il lettore in un partecipante attivo, in grado di “mappare” attraverso l’esperienza visiva, le pagine del libretto che si pongono come un territorio da esplorare, evocando i concetti di spazio e tempo.

Venerdì 14 marzo ore 18.00: Risonanze Emotive
Il secondo momento presenta in contemporanea un’opera in mostra a Milano presso lo spazio di circuiti dinamici: l’artista invita i partecipanti a interagire con un’opera che rappresenta un “pianeta emotivo”. L’utente è invitato ad effettuare un esercizio che lo vedrà attivo e partecipativo; l’opera si concentra sull’attimo di tensione tra inspiro ed espirazione e offre un’opportunità unica di esplorare le emozioni represse.
Attraverso un processo, i partecipanti sono invitati a “sgonfiare” il pianeta, liberandosi da pesi emotivi che ostacolano il fluire delle proprie energie. In questa fase, l’atto di sgonfiare diventa una metafora per il rilascio di emozioni bloccate, creando uno spazio di risonanza emotiva che permette di esplorare il confine tra l’interno e l’esterno. Qui, la pratica artistica diventa un catalizzatore di trasformazione, dove la tensione si risolve in un’esperienza condivisa di liberazione e catarsi.

Sabato 15 marzo ore 18.00: Mappe Fisiche
Si tratta di una Performance di Riequilibrio Corporeo: l’artista lavora con il fruitore e si concentra sulla creazione di “mappe fisiche”, un’esperienza sensoriale e interattiva che combina l’arte e la fisiologia.
L’artista utilizzerà un nastro adesivo per stimolare aree specifiche del viso dell’utente creando una mappa personale sul fruitore che mira a riequilibrare soma e psiche. Simile all’universo, il corpo è caratterizzato da più spazi vuoti che pieni, i segnali emessi viaggiano e sono capaci di ristabilire connessioni. Attraverso l’applicazione in punti strategici, i partecipanti sono guidati in un viaggio di scoperta.
Questa esperienza di mapping corporeo è un modo per riconnettersi con il proprio io interiore, esplorando il delicato equilibrio tra il pieno e il vuoto.

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