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Inaugurata venerdì, nella Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico, la mostra di Alejandrina Solares, dal titolo “Oltre Mappe celesti”, che proseguirà con diverse iniziative, tutte ad ingresso gratuito, fino al 16 marzo.
Nel corso della presentazione di ieri sono intervenuti, per la Fondazione San Domenico la delegata per la Commissione arte e cultura Arwen Imperatori Antonucci, e la curatrice della mostra Antonia Guglielmo, che hanno specificato come l’artista, introducendoci nell’intimo spazio delle sue creazioni, porta il visitatore, definito un vero e proprio “navigatore” a scoprire le varie fasi del lavoro, partendo da opere che per esecuzione, sono bidimensionali.
“Non c’è solo la parte espositiva, ma tutta una serie di esempi programmati di varia natura e su varie dimensioni e livello. Non solo multidimensionalità e installazioni – ha detto Arwen Imperatori Antonucci – ma anche la parte digitale, che ci consegna un’artista interprete dell’arte astratta concettuale, che si sposta sempre più verso dimensioni diverse”.
Scopo delle creazioni di Alejandrina Solares è quello di dar corpo nello spazio a tre dimensioni e ai piani visuali che poi si sviluppano in planisferi, pianeti, modellini, costruiti con materiali e forme fedeli all’essenza di “mappe celesti”, per esplorare le intersezioni tra geografia, emozione e arte, utilizzando il linguaggio visivo per scrutare l’interno dell’individuo.
“Queste opere sono tutte delle mappe, cartografie emozionali, fatte con tessuto e la cosa che spicca subito all’occhio è che sono contraddistinti dal colore blu, che richiama sia la dimensione celeste, sia il mare e la profondità, e che ne fa un’arte concettuale ed astratta, un groviglio di connessioni che alludono alla mente ed al pensiero”, sottolinea la stessa artista.
Come dicevamo in apertura, la mostra proseguirà fino a metà mese attraverso altri due momenti: venerdì prossimo, con la presentazione di un libretto ispirato alla poesia visiva, che evoca le tecniche del futurismo, invitando il pubblico a riflettere su come le parole possano generare immagini “emotive”: in altri termini, la parola che diventa immagine e parla della luce. Il tutto, trasformando il lettore in un partecipante attivo, in grado di “mappare” attraverso l’esperienza visiva, le pagine del libretto che si pongono come un territorio da esplorare.
Venerdì 14 marzo invece, in contemporanea con la Elogio dell’errore, mostra collettiva di Arte Contemporanea curata ai Circuiti Dinamici a Milano dalla stessa Antonia Guglielmo, Alejandrina Solares inviterà i partecipanti a interagire con un’opera che rappresenta un “pianeta emotivo”, per esplorare le emozioni represse. In pratica, i partecipanti saranno invitati a “sgonfiare” il pianeta rappresentato, liberandosi da pesi emotivi che ostacolano il fluire delle proprie energie.
La mostra terminerà sabato 15 marzo, quando alle 18 ci sarà una performance di riequilibrio corporeo, esperienza sensoriale e interattiva che combina l’arte e la fisiologia, utilizzando un nastro adesivo per stimolare aree specifiche del viso, creando una mappa personale sul fruitore, per un’esperienza di mapping corporeo, quale modo per riconnettersi con il proprio io interiore, esplorando il delicato equilibrio tra il pieno e il vuoto.
Ilario Grazioso