La senatrice Soliani incontra le
scuole: "Siete la nostra speranza"

Un dibattito, un confronto tra due generazioni, con l’obiettivo di far riflettere sulla situazione attuale mondiale, tra conflitti in atto e minacce geopolitiche all’orizzonte, ma coltivando la speranza nei popoli europei che verranno.
In Sala Alessandrini a Crema, la Senatrice Albertina Soliani ha tenuto un convegno sulla posizione attuale dell’Europa nel mondo, davanti a circa duecento studenti del Cr Forma e dell’Istituto Galilei.
Dopo la breve introduzione del sindaco Fabio Bergamaschi e l’assessore alla cultura Giorgio Cardile, la senatrice ha preso la parola spiegando le attuali preoccupazioni geopolitiche: dal conflitto in Ucraina, passando per l’idea di Trump della conquista di terre rare come Canada e Groenlandia; sottolineando come l’imperialismo e il colonialismo siano sempre armi pericolose, in mano di pochi, pronti ad emergere per guadagnare consenso nelle masse attraverso la propaganda.
“L’opinione pubblica si sta concentrando molto su Trump e gli altri capi del mondo che danno calci all’Europa – afferma Soliani – questi giovani però sono l’alternativa, c’è una risorsa europea alternativa che sono questi ragazzi, che cercano di costruirsi un futuro diverso, di inclusione, distante dalle idee degli attuali adulti. Molto bello che Crema stia lavorando in questa direzione”.
La speranza di Soliani è che i giovani si rendano conto di come le potenze mondiali cercano di indebolire l’Europa, un continente composto da più di 500 milioni di persone, potente se unito ma che al momento resta ancora inerme.
Il dibattito è andato avanti anche attraverso le domande dei ragazzi, mediati da Emma Solazzi Bonati, giovanissima studentessa di lettere all’Università di Bologna, impegnata nel progetto di riconoscimento di Parma capitale europea dei giovani.
“Sono contenta di poter parlare di Europa – ha commentato Solazzi Bonati – soprattutto come possiamo attivarci nelle nostre comunità locali per costruire la nostra Europa di domani per evitare le tragedie internazionali, cercando di restituire un continente unito e di speranza”.