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Il Gruppo della Lega Lombarda Salvini Crema, rappresentata da due esponenti in consiglio comunale, Andrea Bergamaschini e Silvia Guatterini, ha presentato una mozione urgente che introduce un contributo amministrativo per le domande di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis e per il rilascio di certificati storici.
“Noi crediamo – hanno detto i due consiglieri comunali – in una gestione responsabile ed equa delle risorse comunali. Negli ultimi anni, i Comuni hanno visto un numero sempre maggiore di richieste di cittadinanza italiana da parte di persone con antenati italiani, provenienti soprattutto dal Brasile e dall’Argentina. Queste richieste, spesso gestite direttamente dagli uffici comunali per aggirare le lunghe attese nei consolati, hanno generato un carico di lavoro eccessivo per i dipendenti del Comune, rallentando i servizi essenziali per i cittadini di Crema.
“La nostra proposta – proseguono i consiglieri – mira a riequilibrare questa situazione introducendo un contributo fino a 600 euro per chi richiede la cittadinanza iure sanguinis presso il Comune e fino a 300 euro per il rilascio di certificati storici. Questo permetterà di coprire almeno in parte i costi sostenuti dall’ente e di evitare che Crema diventi meta di richieste indiscriminate, come già avvenuto in altre realtà italiane”.
Ribadiscono che non si tratta di ostacolare il riconoscimento della cittadinanza, ma di garantire che il processo sia sostenibile e non impatti negativamente sui servizi destinati ai residenti . “Chi ha diritto alla cittadinanza italiana continuerà ad ottenerla – spiegano Bergamaschini e Guatterini – ma è giusto che chi ne fa richiesta contribuisca ai costi amministrativi che il Comune deve sostenere”.
“Ribadiamo con forza che questa mozione non mette in discussione il principio dello ius sanguinis, che resta per noi un pilastro della nostra identità nazionale. Tuttavia, è nostro dovere amministrare con responsabilità e tutelare i cittadini di Crema da un afflusso incontrollato di pratiche che rischiano di bloccare il normale funzionamento del Comune”: concludono i consiglieri.
La mozione verrà discussa nel prossimo Consiglio Comunale.