successo del Galilei
Fiera e Trofeo San Lucio
Gli inattivi toccano i 62mila
per un’Europa di pace
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Una nuova campagna di phishing sta viaggiando in rete anche in provincia di Cremona. Ad oggetto, false convocazioni a firma dei Carabinieri.
Le mail o i messaggi riportano una comunicazione che informa le potenziali vittime di aver riscontrato, attraverso un’analisi dettagliata del traffico internet, la visualizzazione di contenuti di carattere pornografico compresi video con minori di 18 anni, chiedendo di fornire spiegazioni via email entro dei termini indicati in un allegato.
Si tratta di falsi messaggi che prospettano alla vittima un’inesistente indagine penale con l’intento di indurla a ricontattare i “truffatori” ed esporsi in questo modo a successive richieste di pagamenti in denaro o di comunicazione dei propri dati personali.
Le false email presentano però degli evidenti errori che un occhio attento può immediatamente notare. L’indirizzo email indicato, ovvero carabinieri@btconnect.com, è falso e non è assolutamente tra quelli istituzionali. I reali indirizzi email dei Carabinieri si possono trovare sul web, cercando i vari presidi dell’Arma.
Inoltre, queste comunicazioni riportano la dicitura “2025 Direttore Generale della Pubblica Sicurezza”: quest’ultimo è il Capo della Polizia e, in particolare, è il vertice della Polizia di Stato e non dell’Arma dei Carabinieri, pur coordinando l’operato di tutte le Forze di Polizia italiane.
Pertanto, si raccomanda di diffidare da simili messaggi. Chi ha ricevuto, o riceverà, una comunicazione analoga non la deve aprire e, soprattutto, non deve rispondere. Infatti, nessuna Istituzione, tantomeno le Forze di Polizia, contattano i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro minaccia di procedimenti o sanzioni penali.