24enne ferito con coltello
l'associazione sarà in Via Urbino
48 persone e 36 veicoli
scatta divieto di avvicinamento
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Scoppia la polemica nel consiglio comunale di Crema. Dopo le parole di Paolo Nicardi, consigliere del Gruppo Misto, in cui si augurava ironicamente che i pedoni e i ciclisti non dovessero imparare a volare per attraversare il sottopasso di Santa Maria; la vicesindaca Cinzia Fontana ha deciso di rispondere per le rime.
“La funzione che ricopre come consigliere comunale – esordisce Fontana – imporrebbe ben altre argomentazioni a sostegno delle proprie tesi e molto più consone al suo ruolo. Nicardi, fino a poco fa parte attiva e propositiva della maggioranza sia precedente che attuale, sa bene che l’apertura del sottopasso veicolare rappresenta un passo importante per la città di Crema e per il Territorio, atteso da parecchi anni per superare i disagi di una barriera ormai non più sostenibile per le conseguenze dirette – queste sì – su tempi di attesa, benessere della persona e aumento dell’inquinamento a causa del traffico veicolare continuamente fermo al passaggio dei treni”.
L’assessora alla Pianificazione territoriale, Edilizia e Patrimonio ha riconosciuto i problemi nella creazione del sottopasso veicolare, ricordando a Nicardi di come anche lui fosse a conoscenza delle tempistiche.
Fontana ha ripercorso la parte burocratica della creazione dell’infrastruttura, ripercorrendo i due punti fermi che hanno vincolato l’amministrazione comunale.
“L’accordo siglato con RFI e Regione Lombardia: grazie al quale il Comune di Crema ha ricevuto lo stanziamento di buona parte delle risorse per la realizzazione dell’opera, collegate al “Piano nazionale di soppressione dei passaggi a livello”. Quell’accordo prevedeva che la dismissione del passaggio a livello e l’estinzione del diritto all’attraversamento sia pedonale che carraio dovesse essere contestuale all’apertura del nuovo sottopasso veicolare. In sostanza, quindi, la chiusura definitiva del passaggio a livello è un vincolo disposto da specifiche previsioni legislative nazionali, cui il Comune si è dovuto attenere”.
“Altro punto fermo – continua Fontana – il sottopasso veicolare è dotato di pista ciclopedonale, richiesta e voluta dall’Amministrazione in sede di definizione del progetto. Regolare, funzionale, con pendenza inferiore rispetto agli altri sottopassi della città, come quello di via Indipendenza o di via Cadorna. E’ evidente che ciò comporta l’allungamento del tragitto per pedoni e ciclisti ma proprio per questo l’Amministrazione di Crema ha preteso da RFI la realizzazione di un passaggio temporaneo sotto i binari della stazione. E’ chiaro che non possa rappresentare una soluzione definitiva”.
Infine, l’assessora sottolinea che l’amministrazione comunale sta lavorando alla creazione del nuovo sottopasso ciclopedonale: “Abbiamo assegnato l’incarico per il progetto di fattibilità, stiamo cercando le risorse necessarie, e infine dovendo inevitabilmente attendere il termine dei lavori del sottopasso viario per non creare ulteriore chiusura e isolamento del quartiere verso la città”.
La vicesindaca ammette che il percorso in questi anni sarà certamente tortuoso: “Tutto è filato, fila o filerà liscio? No di certo. Presuntuoso anche solo il pensarlo. E infatti stiamo continuando a mettere in campo accorgimenti, azioni e modifiche per cercare di migliorare ulteriormente”.
“Ma è innegabile che la città sta vivendo una stagione di opere pubbliche considerevoli, di molte risorse che si stanno concretizzando in interventi di grande valore e di notevole impatto da monitorare e testare, dentro una strategia ambiziosa di ridisegno e trasformazione di parti della città”.
“Proviamo allora – conclude con la stoccata Fontana – tutti insieme, a non scadere in battute puerili che lasciano il tempo che trovano e che tanto male fanno alla credibilità di chi ha un ruolo istituzionale”.