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Basket Serie B: Logiman Crema
sconfitta in casa da Agrigento

La serata di Champions League non ha distratto più di tanto il pubblico cremasco, accorso a sostenere la Logiman in questo turno infrasettimanale giocato a Crema. La legge del PalaCremonesi non è però scattata e Murri e compagni hanno dovuto incassare una sconfitta casalinga in un incontro condotto in testa per almeno tre quarti.

Decisivo nell’economia del gioco il calo delle percentuali di tiro dei rosanero, che hanno concluso la partita con un insufficiente 35% dal campo. La partita è vibrante, giocata a ritmi altissimi ma caratterizzata da parecchi errori da una parte e dall’altra. La Logiman fallisce alcune triple aperte ma mantiene otto punti di vantaggio all’intervallo, che arriva sul punteggio di 42 a 34.

Dagli spogliatoi esce una Agrigento convinta di rimontare, ma dopo alcuni minuti di supremazia la Logiman ristabilisce le distanze. Il finale del quarto è però tutto a favore degli ospiti e coincide col ritorno in campo di Caiazza, che piazza 6 punti consecutivi.

Crema fatica in attacco, le percentuali di tiro scendono decisamente ed il solo Venturoli trova con una certa frequenza la via del canestro.

Gli ospiti prendono otto punti di vantaggio e per i cremaschi arrivano anche alcuni sanguinosi errori dalla lunetta. Finisce 81 a 69 per la Moncada Energy e la Logiman deve ancora una volta interrogarsi sui perché di una sconfitta evitabile.

Coach Sacco a fine gara: “Eravamo avanti, ruotando tutti i ragazzi e tutti stavano facendo un lavoro difensivo buono, questo ci aveva permesso di creare un piccolo vantaggio ed avere in attacco percentuali di tiro accettabili. Nel secondo tempo le nostre percentuali sono state troppo basse, anche creando tiri aperti”.

“A fine partita – ha continuato Sacco – loro hanno fatto 81 punti ma almeno 10 sono arrivati nel minuto finale, difensivamente abbiamo tenuto bene contro una squadra che ha 10 punti più di noi in classifica. Abbiamo Pirani che sta viaggiando a 20 punti di media, stasera ne ha fatti 8. Dentro l’area non c’è stata la minima tutela, si rimane perplessi. E’ un piacere far crescere ragazzi giovani e di talento, poi si trovano situazioni che lasciano perplessi. La serie B sta diventando come il wrestling, ma non dobbiamo pensarci, dobbiamo pensare a mettere i buoni tiri che creiamo”.

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