Cronaca

Cer Adda Serio, seconda
assemblea a Ripalta Cremasca

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Le Cer sono state create e stanno cominciando a muovere i primi passi sul territorio Cremasco. Mercoledì sera, infatti, a Ripalta Cremasca è andata in scena la seconda assemblea per la Comunità energetica Adda Serio, dopo il successo della sera precedente a Capergnanica.

A presiedere l’assemblea ci ha pensato il sindaco del comune cremasco, Aries Bonazza, insieme al primo cittadino di Casaletto Ceredano Aldo Casorati, presidente della Cer. I due hanno presentato il progetto davanti a circa un centinaio di persone, presenti nella sala di Piazza Dante, spiegando loro le funzionalità e gli obiettivi dell’energia condivisa.

Presenti anche Consorzio.it con la presidente Alessandra Vairani e l’Ad Bruno Garatti, oltre al parroco di Ripalta Don Franco Crotti come rappresentante della Curia.

Consorzio ha spiegato come dividere i proventi della comunità, costituendo la banca del consumo. Infine, richieste da parte dei cittadini su come poter entrare nella comunità: il fattore incentivante è l’equilibrio tra autoconsumo e autoproduzione.

Domanda interessante anche relativa ai residenti di un condominio: è stato chiesto se un cittadino deve chiedere il consenso all’amministratore per mettere d’accordo tutti i condomini sull’ingresso nella comunità. Ebbene, non serve l’intervento congiunto, ma ognuno può usare il suo pezzo di tetto senza alcun tipo di problema.

“Dopo tanto lavoro abbiamo messo insieme la Cer e siamo pronti alla scommessa – spiega Aries Bonazza – è la sfida del futuro: le comunità energetiche sono un nodo fondamentale per la transizione ecologica. Hanno un’importanza sociale, è bello che ci sia una comunità che si autosostiene, attenta al vicino di casa. L’idea è davvero interessante. Inoltre, il risparmio energetico è molto importante”.

“La gente ha ascoltato ed è apparsa curiosa – ha continuato il sindaco di Ripalta Cremasca – soprattutto sul contributo del 40% a fondo perduto sui nuovi impianti da Regione Lombardia per i comuni fino a 5mila abitanti fino al 31 marzo 2025. Questo per noi è un vantaggio non indifferente”.

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