Economia

Morti sul lavoro:
più di mille nel 2024

Una piaga da estirpare, da ridurre all’osso ma che al momento rappresenta ancora un enorme problema. Le vittime sul lavoro crescono anno dopo anno, nonostante le prevenzioni delle aziende e i corsi di sicurezza.

Il decesso di Carmelo Longhitano, imprenditore bresciano caduto da un tetto a Trescore Cremasco, rientra tra i primi quattro incidenti mortali del 2025; il primo è accaduto a Lamezia Terme lo scorso 3 gennaio, dove un operaio di 38 anni, Francesco Stella, è precipitato da sei metri di altezza.

Secondo quanto riportato dai dati dell’Inail, nel 2024 sono state emesse più di 530mila denunce per infortuni sul lavoro; mentre l’Osservatorio Nazionale di Bologna ha segnalato 1.481 morti bianche, di cui 1.055 sul luogo di lavoro, il resto in itinere.

Tra questi anche l’incidente del cantiere dell’asilo di Soncino, in cui ha perso la vita Giuseppe Bolognini lo scorso 5 dicembre. Il Cremasco è molto attivo sulla tematica: Ats, insieme a Regione Lombardia, ad ottobre aveva sottolineato quanto questa problematica sia ancora una costante che non accenna a calare, e per questo motivo l’attenzione delle istituzioni resta sempre molto alta.

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