Sottopasso, Italia Viva: "Non è stato
valutato l'impatto sulla viabilità"
A Crema Italia Viva, negli spazi della Sala delle Vele del Comune di Crema, ha organizzato un incontro per esprimere la propria opinione riguardo il Sottopasso di Santa Maria. Presente, oltre al consigliere comunale Simone Beretta, anche l’architetto Enzo Bettinelli, professionista cittadino che, come riporta Giovanni Delogu, delegato per la città di Crema, “è stato oggetto recentemente insieme a noi di parole improvvide”.
Lo scorso 3 dicembre si è tenuto, alla Casa del Pellegrino, un incontro sull’apertura del Sottopasso di Santa Maria. “L’invito di partecipazione del Sindaco e della Giunta era rivolto non alla cittadinanza, ma “agli abitanti di quartiere”(?)“. Un’assemblea di quartiere!”, sottolinea Delogu, che ha poi spiegato le motivazioni che hanno portato all’assenza all’incontro: “In quella circostanza è stata notata e criticata l’assenza di Italia Viva, un’assenza per scelta! E non si tratta di polemica, Italia Viva riconosce e sostiene la necessità del sottopasso, ma ha anche uno sguardo allo stile delle comunicazioni del Sindaco! Come Italia Viva non ravvediamo alcun motivo di entusiasmo per un’opera attesa, con un “Alleluia”! del Sindaco, da 50 anni nei quali si sono consumati 31 mesi di ritardo in 45 di lavori! Non si può non notare che nei 45 mesi di lavori il Sindaco Bergamaschi ha avuto responsabilità dirette sull’opera, in qualità di Assessore ai Lavori Pubblici e di Sindaco, per ben oltre 140 mesi; e non si possono portare a scusante le corresponsabilità di Ferrovie dello Stato”.
“A gravare ancor più sui ritardi sono, peraltro, i maggiori costi di realizzazione dell’opera che andranno a pesare sul bilancio dell’Amministrazione Comunale e quindi sugli incolpevoli cittadini di Crema e della Lombardia penalizzati per anni dai disagi derivanti dal passaggio a livello – prosegue Delogu – Nei 45 mesi trascorsi e nei 140 mesi di presenza tra assessorato e come Sindaco Bergamaschi non si è curato di valutare l’impatto che il sottopasso avrà sulla viabilità della città derivante dalla nuova situazione e su questo lascio la parola all’arch. Bettinelli”.
L’architetto ha messo in evidenza le criticità dell’intersezione tra il viale di santa Maria e via Stazione, che dovrà essere modificata con la realizzazione di una rotatoria, per poi spiegare le difficoltà dei ciclisti, ai quali “non rimane che percorrere via Stazione fino alla rotonda del sottopasso per riprendere la pista ciclabile e passare in via Gaeta”.
Secondo Bettinelli alcune problematiche sorgeranno anche per la rotonda di via Gaeta, all’altezza del Famila, sia per la sicurezza, sia per il passaggio di mezzi pesanti. Per questo motivo via Mulini e il ponte sul canale potrebbero diventare l’alternativa al viale, con limitazioni importanti per pedoni e ciclisti. L’architetto ha concluso sottolineando che si sarebbe aspettato valutazioni preventive sui cambiamenti della viabilità, non a lavori finiti.