Cronaca

Asst, Polizia di Stato e Cav:
no alla violenza contro le donne

Con l’obiettivo di unire le forze ed affermare una secca condanna ad ogni forma di violenza di genere, presso l’atrio del monoblocco ospedaliero di Asst Crema, l’equipe dedicata alla presa in carico delle donne vittime di violenza, con il centro antiviolenza e la Polizia di Stato ha organizzato un punto informativo, in occasione della giornata internazionale dedicata al tema.

L’iniziativa, pensata in adesione ad una proposta di Regione Lombardia, rientra anche nell’H-Open week sulla violenza di genere promossa da Fondazione Onda. Installazioni evocative, allo scopo di sensibilizzare, sono state allestite anche presso il consultorio e il distretto cremasco. “Si tratta di piccoli segni che raccontano un impegno quotidiano di cura ed attenzione che vede coinvolti diversi attori del territorio. Oggi abbiamo scelto di unire le forze per far comprendere che attorno alla presa in carico delle donne vittime di violenza ruota una rete di professionisti, in grado di fornire adeguato supporto in ogni fase”. Come sottolineato da Gianna Bianchetti, del centro antiviolenza cremasco: “il tema della violenza richiede l’impegno l’attivazione di ciascuno, è un tema che riguarda tutti, trasversale ed insidioso. Solo insieme possiamo essere d’aiuto e cogliere i segnali a partire dalla quotidianità”.

Durante la mattinata anche il direttore generale Alessandro Cominelli ed il direttore socio sanitario Carolina Maffezzoni hanno partecipato al flash mob organizzato dalla Rete Con-Tatto aderendo ad un minuto di silenzio in occasione di tutte le vittime. “Oggi – ha dichiarato Cominelli – è il momento del ricordo, ma è soprattutto il momento per rinnovare il nostro impegno accanto alle donne. Il fenomeno della violenza, anzi delle violenze, oggi riguarda ognuno di noi e richiede a ciascuno di noi di riservare sempre al prossimo uno sguardo più attento ed accogliente”. Dal direttore socio sanitario Carolina Maffezzoni sono giunti ringraziamenti a tutte le realtà coinvolte nell’iniziativa: “a fronte di un tema così delicato ed importante, il Cremasco dimostra ancora una volta come sia importante lavorare in sinergia per fornire risposte integrate, efficaci ed appropriate. Grazie a ciascuno per lo sforzo e l’attenzione. La cura è senza dubbio la miglior risposta ad ogni forma di violenza”.

Sulla trasversalità del fenomeno ha concentrato l’attenzione anche Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS: “il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solamente dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale in tutti i sensi, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità. Fondazione Onda ETS, ogni anno, vuole dare un aiuto attivo e concreto per proteggere e aiutare le donne in difficoltà, incoraggiandole così a uscire dalla spirale del silenzio, della profonda sofferenza e solitudine.

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