Un ricettario speciale per custodire
la cucina della Lombardia
Pubblicato dallo scorso settembre per Gagio Edizioni, la cremasca Paola Denti in queste settimane sta presentando il suo “Ricettario illustrato della Lombardia”, e nei giorni scorsi l’ha fatto presso la Libreria Ubik di via XX settembre. Sfogliandolo, ci si accorge subito che non è un’elencazione di ricette, ma un prodotto editoriale colorato e curato nella veste grafica, dal quale prendere spunto per evocare ricordi tra gli adulti, o stimolare curiosità tra i più giovani, alla scoperta delle tradizioni culinarie della Lombardia. Nell’epoca dell’intelligenza artificiale, un libro fatto anche di disegni realizzati a mano, che accompagnano il lettore alla scoperta di antipasti e piatti tipici del territorio lombardo: “Nasco come illustratrice, ecco perché ci sono i disegni fatti a mano con acquerelli e matite colorate, poi è arrivata la passione per la cucina e ricordando mia nonna e il quaderno dove annotava le sue ricette ho deciso di fare questo libro”, racconta l’autrice. Tra antipasti, primi, secondi, dolci, 32 ricette, dai classici per eccellenza salva con le tighe e tortelli cremaschi, alla cotoletta alla milanese e alla torta delle rose, scoprendone ingredienti e varianti personali, e tra una ricetta e l’altra, tra un disegno e l’altro, pagine vuote dove annotare proprio queste sensazioni e particolarità, quasi come un quaderno-diario, per consentire di accendere i ricordi e allo stesso tempo mettere in comunicazione le generazioni, com’è stato sottolineato nel corso della presentazione. Si tratta di un progetto nato pensando alle tradizioni e all’unicità dei piatti, molti dei quali poco conosciuti dai più giovani, con l’aggiunta delle illustrazioni, non solo di ingredienti e piatti, ma anche di paesaggi del territorio.
“Alla base – aggiunge l’autrice, che si è formata al liceo artistico ed ha una laurea in architettura – c’è proprio l’idea di favorire un approccio diverso a questi argomenti, anche da parte di bambini e ragazzi, che incuriositi dalle immagini, possono interessarsi di più alla storia del territorio, anche quella culinaria”. Per l’autrice, il libro poi potrebbe essere occasione di confronto anche in famiglia o tra gli amici, che partendo dal libro possono ricordare le specificità dei piatti preparati dalle nonne e avviare confronti anche con le tipicità di altri territori: “Questo ricettario tra l’altro farà parte di una collana, che in futuro si propone di proporre anche iniziative simili dedicate alle altre regioni italiane, perché già da questi primi mesi ho avuto diversi riscontri. Ad esempio – conclude Paola Denti – diverse persone mi hanno chiesto il perché nel libro di tante ricette con la farina di mais, scoprendo così che tradizionalmente è questo uno degli ingredienti caratterizzanti la cucina del territorio”.
Non resta che leggere le pagine di questa sorta di diario che “profuma di passato respirando il presente”, come l’autrice stessa scrive nell’introduzione, e attivare il personale tasto dei ricordi. Ilario Grazioso