Pergo, sfida all'Alcione:
una sorpresa un po' in crisi...
La classifica delle ultime due partite, un punto in 180’, suona abbastanza bugiarda. Perché la Pergolettese vista contro Padova e Arzignano Valchiampo non solo meritava di più (almeno un successo in terra veneta), ma soprattutto ha confermato i buoni progressi già visti nel mese precedente. Ecco perché serve avere fiducia, per una classifica che si può ancora aggiustare, anche perché è davvero molto corta.
La matematica non è sempre la cartina di tornasole ma può aiutare, in prospettiva, dato che se quota 40 (ma l’anno scorso servì qualcosa in più) vale la salvezza, ecco che chiudere a 20 l’andata non sarebbe male. In teoria servirebbero 7 punti nelle cinque sfide mancanti, una missione tutt’altro che impossibile, specie per una Pergolettese che dopo avere registrato la difesa oggi ha imparato a segnare – anche se non tantissimo – venendo da quattro partite in cui si è sempre andati in gol.
Nel giorno del 92° anniversario gialloblù, al Voltini questo pomeriggio alle 15 arriva l’Alcione Milano: “Una neopromossa ma molto ambiziosa” l’aveva definita il ds Gabriele Bolis alla vigilia del campionato, e non si è sbagliato. La squadra milanese, che aveva visto crescere nelle sue fila un giovanissimo Andrea Caracciolo, è la sorpresa positiva di questa prima fase, con l’attuale settimo posto che conferma le ottime referenze.
Il trend è negativo in verità, con tre sconfitte tutte per 0-1, che hanno sporcato un ottimo mese di ottobre, ma questo potrebbe rappresentare un pericolo per il Pergo, come la famosa sindrome da belva ferita. Allenato da Giovanni Cusatis, l’Alcione ha in Palombi il proprio bomber con 4 centri, ma sfrutta anche l’esperienza di Pirola e Bagatti, tra gli altri. Curiosità: in fascia anche il fratello d’arte Christian Dimarco, fratello appunto di Federico, terzino di Inter e Nazionale.
Giovanni Gardani