Festival dei Diritti:
apre “Nato due volte”
Organizzato da Arci Porto Sicuro Società Cooperativa Sociale e l’associazione Il Canguro, in collaborazione con ATS Impronte Sociali e comune di Crema, ieri sera con “Nato due volte” si è tenuto l’appuntamento introduttivo con il primo dei tredici eventi in programma in città nell’ambito della diciottesima edizione del Festival dei Diritti.
Dall’ex vicesindaco Michele Gennuso, in qualità di consigliere CSV Lombardia, il saluto iniziale, in una serata nella quale si è parlato di “migrazione, affido, forza di volontà e tenacia”. Per i saluti istituzionali è intervenuta l’assessora a welfare e coesione sociale Anastasie Musumary, che si è scusata a nome dell’amministrazione comunale per il disguido organizzativo che ha determinato il ritardo nell’apertura della sala ricevimenti.
Per l’assessora, il Festival è anche un’occasione per evidenziare l’importanza del volontariato e del terzo settore, e la forte alleanza tra istituzioni e associazioni, “che arrivano dove le istituzioni non riescono, intercettando bisogni e fragilità”. Una serata che per l’assessora è anche “uno sguardo verso il futuro, come testimonia Remon e la sua esperienza, esempio di integrazione e inclusione efficace e positiva, ed una presa di coscienza sulla multiculturalità dell’Italia, per abbattere gli stereotipi e riconoscere i nuovi italiani e la loro volontà di riscattarsi ed essere parte di questa comunità”.
Il protagonista della serata Remon Karam nasce nel 1999 nella capitale egiziana e nel 2013, da solo, lui, egiziano, cattolico, copto decide senza genitori di venire in Italia e lo fa iniziando l’avventura a bordo di uno dei tanti barconi della speranza del Mediterraneo.
Ma lo fa dopo 5 giorni di sequestro da parte di scafisti in Egitto, il pagamento di 4 mila euro da parte del padre e una avventurosa navigazione che lo porterà ad approdare sulle coste italiane. Lo racconta nel dettaglio con un ottimo italiano, anche perché quella di Remon è una storia di riscatto sociale, in quanto dal giorno dell’arrivo tante cose sono cambiate: è stato accolto da una famiglia affidataria, ha studiato, ha conseguito una laurea triennale in lingue e cultura moderne e a giorni completerà la specialistica, con una tesi su “Immigrazione fra percezione e realtà” corredata di documentazioni e dati statistici.
Nel suo racconto, le immagini delle onde minacciose che fanno da scenario al passaggio da un barcone all’altro, la paura per il rischio di affondare, la ciotola di riso cotto con l’acqua del mare da condividere a mani nude con altre otto persone nel corso della traversata, il pianto dei bambini, l’acqua razionata nei tappi di plastica sporchi di benzina, ma anche il parallelismo con la situazione attuale in Ucraina.
Remon racconta dell’addio alla sua terra, alla sua famiglia, le paure, l’omicidio del cugino. Poi la sua nuova vita, l’Università Kore di Enna dov’è stato anche rappresentante degli studenti, gli incontri istituzionali in Senato (ci andrà anche nelle prossime settimane ndr), il presidente della Repubblica, il libro “Il mare nasconde le stelle” scritto con la giornalista Francesca Barra.
“Quando arrivi sei un numero, io ero il 90, poi ho scoperto il significato di quel numero nella tombola” dice Remon, che parla anche della differenza che c’è tra lo scafista ed il trafficante, dei Centri di accoglienza, dei Cpr (Centri di Permanenza per i Rimpatri) e dei “trattenimenti amministrativi”, ma anche di accoglienza, perché “aiutare è dare una mano all’altro” conclude, con un chiaro riferimento alla sua bella esperienza presso la sua famiglia affidataria.
A moderare l’incontro Valeria Moruzzi che assieme ad Alessio Maganuco ed Edoardo Vola sono anche protagonisti di un’altra storia che ben si inserisce nel Festival, la storia di “Arci Porto Sicuro”, che oggi accoglie 25 minori non accompagnati, con collaborazione con comuni ed altre Istituzioni.
Un’associazione che attraverso le diverse competenze dei suoi componenti promuove un’accoglienza diversa, che mette al centro l’importanza del percorso scolastico. Ma ieri sera si è approfondito anche il tema dell’affido con l’Associazione Il Canguro, un tema del quale si parlerà anche domani alle 17, con le letture sceniche di “Cara Adozione 2” a chiusura dell’altro Festival “Crema città accogliente” organizzato nelle settimane scorse in collaborazione con ItaliaAdozioni.
Ilario Grazioso