Cure Palliative, rinnovato
il sostegno di Fondazione Floriani
Fondazione Floriani è di nuovo accanto all’unità operativa di cure palliative domiciliari di Asst Crema. E’ stata ufficializzata questa mattina, mercoledì 13 novembre, in una conferenza stampa tenuta nella sala riunioni della direzione generale di Asst la donazione erogata dall’ente per l’anno 2024. Per Asst erano presenti il direttore generale Alessandro Cominelli, il direttore sociosanitario Carolina Maffezzoni, il direttore delle cure palliative Sergio Defendi. Per la Fondazione Floriani è intervenuto il coordinatore Matteo Crippa.
La somma donata, dal valore di 30 mila euro, ha consentito di implementare l’organico dell’unità operativa, con l’ingresso di un fisioterapista part time in regime libero professionale e di un infermiere. Ringraziamenti sono giunti dal direttore generale Alessandro Cominelli: “la collaborazione con la Fondazione Floriani ci rende fieri, ogni anno un po’ di più. Sapere che la qualità delle cure prestate ai nostri assistiti viene attestata da una realtà così importante del welfare italiano è per noi motivo di orgoglio, ma che sprona a fare sempre meglio. Le cure palliative riempiono concretamente di senso il valore del prendersi cura fino all’ultimo istante. Sapere di poter svolgere questo, tanto delicato, quanto arricchente e personalizzato intervento, non da soli, ma potendo contare sul supporto di una fitta rete territoriale consente di far comprendere che l’impegno per la cultura di una cura senza dolore e per l’equità di accesso alle cure palliative è collettivo. Grazie, quindi alla Fondazione Floriani per aver scelto ancora una volta di essere accanto a noi, sostenendo l’implementazione dell’organico e quindi migliorando ulteriormente il servizio offerto a beneficio dei cittadini del nostro territorio”.
Secondo il direttore sociosanitario Carolina Maffezzoni: “il continuo sostegno della fondazione Floriani è un motivo in più per continuare ad intensificare l’assistenza al domicilio, che è e resta il primo luogo della cura, un luogo vitale dove ciascuno custodisce i ricordi più intimi. Con lo stesso convincimento abbiamo attivato l’assistenza domiciliare integrata, supporto essenziale per i malati cronici, convinti come siamo che dove non sia possibile guarire sia sempre possibile prendersi cura. Siamo felici di condividere questa filosofia con la Fondazione Floriani, che con questo gesto ci consente di offrire un servizio sempre migliore alla nostra comunità”.
Come ha chiarito il coordinatore Crippa: “Quella di Crema è una delle poche strutture da noi sostenute al di fuori del contesto milanese. Tale scelta testimonia come sia stato valutato molto positivamente, tanto dal punto di vista qualitativo, quanto da quello quantitativo, il lavoro svolto dal dottor Defendi e dall’intera équipe da lui diretta”. Tra gli elementi che hanno determinato la scelta della Fondazione Floriani di sostenere nuovamente Asst Crema un dato indicativo: “nel corso del 2023 la struttura è stata in grado di accompagnare i malati nel percorso domiciliare fino all’ultimo istante nell’85 per cento delle prese in carico, con un’intensità assistenziale appropriata. Per quei pochi malati che non hanno concluso il percorso di cura presso il domicilio, nella maggiore parte dei casi è stato comunque possibile un trasferimento presso l’hospice (9 per cento). Questi risultati hanno consentito di limitare il ricorso inappropriato al ricovero ospedaliero per quei malati che individuano nel domicilio e nell’hospice i luoghi desiderati ove trascorrere gli ultimi giorni di vita”.
Valutata positivamente anche la presa in carico dei malati non oncologici: “La realtà cremasca – prosegue Crippa – si caratterizza anche per una buona capacità di prendersi cura di quei malati che, pure non soffrendo di una patologia oncologica, necessitano di cure palliative. La presa in carico di questi malati, anziani, fragili e spesso in condizioni di cronicità avanzate, rappresenta una delle principali sfide tanto a livello nazionale quanto su scala mondiale. In tal senso, i servizi di cure palliative, in sinergia con l’articolata rete sanitaria e socio-sanitaria (ospedali, servizi sociali, RSA, hospice, ecc.), possono svolgere un ruolo cruciale”.
E’ proprio nella direzione di una presa in carico globale del paziente cronico fragile, in sinergia con altre realtà del territorio, che si sta muovendo l’unità operativa diretta da Sergio Defendi: “la forza sta sempre nel lavoro di rete, che sul territorio svolgiamo in sinergia con Fondazione Benefattori Cremaschi, Fondazione Floriani e l’Associazione Alfio Privitera: è la rete a facilitare i passaggi tra i vari setting assistenziali, consentendo di fornire a ciascuna persona e al relativo nucleo familiare la risposta più adeguata al bisogno manifestato. Grazie, dunque, alla Fondazione Floriani per il rinnovato sostegno, simbolo di una continua identità di visione a favore dei cittadini del nostro territorio”.
Tra le progettualità in via di sviluppo da parte dell’unità diretta da Defendi anche quella della presa in carico del paziente pediatrico, oncologico e non, in cure palliative. “Stiamo costruendo una fitta rete di relazioni sia con i pediatri di famiglia, per consentire una presa in carico domiciliare, dove possibile, sia con la pediatria del nostro ospedale”.
Attiva sul territorio da 21 anni, l’unità operativa di cure palliative domiciliari di Asst Crema è stata uno dei primi presidi di cure palliative. Forte di una presa in carico integrata e personalizzata, l’equipe, solo nel 2024, si è presa cura di 298 pazienti domiciliari, di cui 189 oncologici e 109 non oncologici. 579 sono state, invece, le consulenze richieste nei reparti o nei diversi presidi dell’azienda.