Crema, Finalpia e parcheggi:
Beretta interroga il sindaco
Due interpellanze per l’amministrazione comunale di Crema, mosse dal mai domo Simone Beretta, consigliere di Italia Viva sul Cremasco. Nella conferenza stampa odierna, infatti, Beretta è tornato su due questioni piuttosto calde nella comunità cremasca: il futuro di Finalpia e la questione parcheggi.
Nella prima interpellanza, infatti, il consigliere di minoranza torna sull’edificio ligure, oggetto di vari dibattiti nel corso degli anni: “Sono ancora qui perché passano gli anni e i Presidenti ma di soluzioni dal fronte di “Finalpia” non è dato di sapere di che ” morte” morirà. Durante la risposta all’interpellanza presentata dal Consigliere comunale della Lega Bergamaschini, il Sindaco ha manifestato una conoscenza dettagliata dello stato dell’arte della situazione in divenire dell’immobile di Finalpia”.
Da questa premessa sono scaturite le interrogazioni: “A quale cifra il patrimonio verrebbe alienato? – chiede Beretta – Qual’è il limite economico al di sotto del quale non si procederà ad alienare l’immobile? L’attuale l’immobile di Finalpia ha garanzie sufficienti per non essere lasciato in balia di incertezze che tuttora sussistono? Mi tolga una curiosità sulle infiltrazioni mafiose: nessuno sapeva niente? O qualcuno sapeva e qualcun altro era stato debitamente informato delle voci ricorrenti che una brezza marina trasportava fino a noi in piazza Duomo? Sugli errori “contrattuali” denunciati dall’attuale assessore Pagliari verso il presidente che lo aveva preceduto: finisce tutto così senza neppure una scusa formale? Perché temere della libertà di amministratori che avrebbero anche potuto mettere in discussione quanto avvenuto fino ad ora e proporre soluzioni differenti?”
Beretta poi si concentra sul discorso relativo ai posteggi, etichettati come non funzionanti in quanto, le varie indicazioni tecnologiche segnavano posti liberi quando il parcheggio era pieno.
“Ad oggi la rivoluzione tecnologica propinata e tanto quanto inutilmente attesa è tuttora evanescente. Ma chi ha sbagliato? Quando il nulla è reiterato perché i contratti non si rispettano e non si fanno rispettare con la determinazione necessaria matura l’impressione che o sussiste un vuoto normativo che non tutela le Istituzioni o tristemente sarebbero, allora, queste ultime a essere colpevoli”.
Infine, ecco le domande dell’interpellanza: “Signor Sindaco ha mai contato gli anni che non hanno visto realizzarsi gli impegni contrattuali assunti dalle società che avevano preso e hanno in gestione i parcheggi a pagamento di Crema? Quanti anni sono passati dall’aggiudicazione della prima gara? E quanti dalla seconda? Non si è mai chiesto di chi è la responsabilità e se gli aggiudicatari possedessero il know how necessario per poter rispettare i contratti che avrebbero e hanno sottoscritto? Perché l’Amministrazione non ha risolto e non risolve unilateralmente i rapporti con i gestori che si sono succeduti sottoscrivendo impegni poi e fino ad ora non mantenuti? Non ha mai pensato di “riaffidare” al Comune o a Consorzio IT la gestione dei parcheggi a pagamento? Non ritiene che le Istituzioni meritino maggiore serietà da parte di chi contrae impegni verso le stesse? Non è tempo di dire basta e di risolvere l’attuale contratto in essere?”.