Scuole

Crema, lo Sraffa va alla scoperte
delle Tombe morte di Genivolta

Si è concluso nei giorni scorsi uno dei progetti rientranti nel Piano estate, che l’Istituto Sraffa ha programmato la scorsa primavera: un’iniziativa che rispondendo agli indicatori ministeriali ha offerto la possibilità ai ragazzi di un ampliamento dell’offerta formativa con un’attenzione particolare verso le attività sportive, la socializzazione, l’approfondimento delle lingue straniere e i percorsi di alfabetizzazione.

Venti studenti delle classi del triennio dell’indirizzo tecnico turistico, hanno prima tradotto dall’italiano all’inglese i contenuti delle video-interviste relative alla Casa di Camperia di Crema, già realizzate nell’ambito di un precedente progetto PNRR Dispersione lo scorso anno e caricate sul canale YouTube “Incroci d’acqua a Crema”, rendendole così fruibili anche ad un pubblico internazionale, e poi sono stati impegnati in un percorso di approfondimento sull’area delle “Tombe Morte” di Genivolta, dove il Canale Vacchelli, protagonista indiscusso del nuovo progetto termina, cedendo le sue acque ai navigli cremonesi e ad altri canali irrigui.

“In questa località l’incrocio di acque, leitmotiv e titolo dei due progetti, è percepibile nella sua spettacolare suggestione con il Naviglio Civico della città di Cremona, il Naviglio Grande Pallavicino e il Canale Vacchelli che si incrociano ripetutamente – commenta il prof. Alessandro Carelli, che con le colleghe Manuela Di Bernardo e Alice Piacentini ha coordinato le attività – in un intrico di giochi d’acqua che ancora oggi stupiscono per la sapiente progettazione di ingegneria idraulica che li ha generati”.

Grazie ad una convenzione stipulata tra l’Istituto Sraffa e il Consorzio Irrigazioni Cremonesi, e grazie alla disponibilità del suo direttore, l’ing. Luca Milanesi, gli studenti hanno avuto l’opportunità di conoscere in modo più approfondito un aspetto peculiare del territorio, comprendendo maggiormente l’importanza e la funzione delle acque del Canale Vacchelli, per le campagne cremasche e cremonesi, ma anche come scenario per itinerari cicloturistici. Tra i momenti più interessanti, il sopralluogo nell’area delle “Tombe Morte”, con gli studenti partecipanti guidati dal direttore Milanesi, che ha consentito la realizzazione di un breve trailer che sarà prossimamente online per diffondere, a livello turistico, le caratteristiche di un luogo, crocevia non solo di acque, ma anche di percorsi ciclabili che collegano i fiumi Adda, Serio e Oglio.

Al progetto ha partecipato anche Raffaele Cotugno, pilota UAS (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) che già in passato aveva collaborato con l’Istituto Sraffa, per un’altra iniziativa realizzata dalla sede Marazzi, grazie al quale è stato possibile realizzare suggestive immagini aeree con l’ausilio del drone. Per il direttore Luca Milanesi, un’attività importante quella dello Sraffa, che ha permesso allo stesso Consorzio, di far conoscere l’attività irrigua anche al di fuori degli addetti ai lavori, consentendo allo stesso ente di aprirsi ai ragazzi, presentando le proprie attività e cercando di veicolare anche messaggi relativi all’utilizzo dell’acqua in agricoltura.

“Stupisce anche noi tecnici vedere come con i mezzi di più di cento anni fa, è stato possibile realizzare il Vacchelli e le opere dell’area delle Tombe Morte – osserva l’ing. Milanesi – iniziative come questa dello Sraffa favoriscono la conoscenza e la valorizzazione di un territorio molto vasto, dove si incrociano le piste ciclabili che ci permettono di raggiungere l’Adda, l’Oglio, il Po e la città di Cremona, ulteriore elemento di valorizzazione del luogo e del territorio in cui viviamo e lavoriamo”.

Da parte della dirigente scolastica Roberta Di Paolantonio, la soddisfazione per l’iniziativa che conferma la capacità della scuola di cogliere le opportunità offerte dalla partecipazione a progetti finanziati con fondi nazionali ed europei e l’apertura della scuola al territorio, attraverso il coinvolgimento di partnership in grado da una parte, di ampliare l’offerta formativa della scuola, e dall’altra consentire alla stessa scuola di restituire qualcosa di concreto al territorio, con prodotti multimediali come questo sulle “Tombe Morte” di Genivolta.

 

Ilario Grazioso

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