Cronaca

Calcio e insulti sessisti:
ci risiamo. Indignazione

Non è la prima volta che succede in un campo di calcio, ma si resta sempre allibiti e senza parole, quando queste situazioni si ripetono, ancor più quando ad essere coinvolti sono una ragazzina di 16 anni con la passione per il calcio e l’arbitraggio in particolare.

Ed è quello che è accaduto domenica mattina presso il centro sportivo di Bagnolo Cremasco, in occasione di una partita valevole per il girone A del campionato provinciale under 15, quando nel bel mezzo del match, alla direttrice di gara sono stati rivolti epiteti e volgarità da parte di uno spettatore.

Questi, presumibilmente esagitato, ha rivolto nei confronti della giovanissima direttrice di gara, frasi impronunciabili rispetto alle quali anche le altre persone presenti sugli spalti non hanno potuto non redarguire lo stesso, che tuttavia pare non si sia reso conto della gravità delle sue azioni e delle sue parole.

A fine gara l’episodio è stato annotato anche nel referto arbitrale che dovrà essere esaminato da chi di competenza, senza contare che presso il centro sportivo era presente anche un osservatore dell’Aia. “Sono più inviperita io rispetto a mia figlia – commenta amareggiata la mamma dell’arbitro insultata – anche perché quando si è adulti bisognerebbe sapere che le parole hanno delle conseguenze. Per ora non ho ricevuto nessuna comunicazione da parte delle società presenti – conclude la mamma – ma nei prossimi giorni vedremo quali saranno gli sviluppi”.

Considerato il numero limitato di spettatori presenti sugli spalti, non sarà difficile individuare l’autore che dovrà rispondere del suo gesto, e quanto meno porgere le scuse del caso. Ma sono attese anche le determinazioni da parte della sede di Crema dell’Associazione Italiana Arbitri “Cristian Bertolotti”, alla quale la giovane è tesserata.

Certamente, di questa domenica dal clima primaverile più che autunnale, resterà la figuraccia del protagonista di questa storia e la consapevolezza per tutti, che tanta strada ancora occorre fare, affinché possano essere veramente affermati quelli che sono i valori dello sport e del contrasto alla violenza di genere. Certo, se però gli adulti che seguono le partite di calcio dei loro figli non si comportano da persone adulte, diventa tutto più complicato.

Ilario Grazioso

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