Cronaca

Crema, l'auspicio del sindaco:
"Agire concretamente per la pace"

Mattinata di commemorazione ai caduti anche al cimitero di Crema. Come di consueto, infatti, il Sindaco Fabio Bergamaschi si è ritrovato davanti alla cittadinanza all’interno del famedio militare.

Il pensiero del primo cittadino cremasco rende omaggio alle vittime di tutte le guerre del mondo, attuali e storiche, e per coloro che hanno lottato per garantire la pace: “Celebriamo la memoria di coloro che, con il sacrificio della loro stessa vita, ci hanno consegnato una patria italiana e una patria europea prospera, perché libera e in pace. La loro dedizione è testimonianza incancellabile di un impegno supremo ed eterno, volto a preservare ciò che di più sacro e prezioso possediamo: la libertà, elemento imprescindibile per una pace autentica, nonché di ogni altra condizione idonea a garantire un autentico benessere dei popoli”.

Preghiera e raccoglimento, ma anche riflessioni sulle attuali relative fragilità delle conquiste democratiche e i valori dell’unità: “La cronaca ci restituisce immagini e notizie di popolazioni ridotte alla disperazione, territori devastati, diritti umani violati. Di fronte a questa recrudescenza della violenza occorre una risposta collettiva che abbia la forza di costruire un futuro di pace e di stabilità. Il nostro Paese, custode di un’eredità costituzionale che ripudia la guerra, deve rispondere all’appello della Storia con chiarezza e determinazione”.

Bergamaschi ha quindi invitato l’Italia ad attivarsi in maniera concreta contro il ripudio della Guerra, uno slogan chiave della nostra Costituzione: “L’Italia ha assunto il dovere di farsi garante di un ordine mondiale fondato sulla cooperazione e sul rispetto della dignità umana, e questo impegno non può essere rimanere una dichiarazione di principio. Richiede azioni concrete, richiede che il ripudio della guerra non resti un ideale astratto, ma che si traduca in politiche di accoglienza, diplomazia e costruzione di ponti tra popoli e culture. Oggi, commemorando i nostri Caduti, non celebriamo soltanto il loro sacrificio: riflettiamo su ciò che ci impongono come esempio, su quanto ognuno di loro ci chiederebbe se potesse parlare oggi. Ovvero, con ogni probabilità, rifiutare la rassegnazione, di non cedere alla logica del conflitto, ma di lavorare costantemente per il dialogo e la giustizia”.

“È in momenti come questo che il ricordo si fa impegno e diventa missione politica – aggiunge il sindaco di Crema – una missione che si impone ai rappresentanti di governo e agli amministratori pubblici, ma che deve coinvolgere ogni cittadino. La libertà e la pace, valori costitutivi della nostra democrazia, richiedono infatti vigilanza e un costante esercizio di partecipazione e responsabilità”.

Bergamaschi ha quindi concluso il discorso rivolgendosi alla comunità e ai cittadini, auspicando loro di garantire la pace e l’unione attraverso azioni concrete, prendendo come ispirazione proprio i caduti che vengono commemorati il 2 novembre di ogni anno: “Li ricordiamo con rispetto e gratitudine, facendo tesoro della loro eredità per plasmare una società che ripudia la violenza e costruisce la pace”.

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