Chiesa

Duomo di Crema, in arrivo
i nuovi cerini votivi green

Lumini pratici, ecologici e colorati. Arriveranno domani mattina nel Duomo di Crema, e sostituiranno gli scatolini in alluminio e cera  finora utilizzati come fiammelle votive, con una durata di circa 4 ore. Per intenderci, quelle che vengono accese innanzi alle immagini sacre, previa offerta in un apposito contenitore.

“Per noi, quella del green non è una moda – spiega Marcello Palmieri, presidente del Consiglio di Amministrazione della Cattedrale – ma un’ulteriore azione per salvaguardare non solo il monumento che custodiamo, ma anche la salute dei fedeli e la cura dell’ambiente che ci circonda”.

Il perché lo spiega Luigi Alessandrini, titolare dell’omonima cereria che ormai da decenni fornisce il Duomo e altre chiese di Crema: “Innanzitutto, bisogna considerare che il bicchierino è in policarbonato, materiale ecologico assolutamente riciclabile. Poi – aggiunge – è importante sottolineare che le analisi eseguite sulle emissioni della combustione hanno mostrato valori ben più bassi rispetto al limite di legge”. Così facendo, nella sostanza, l’aria del Duomo sarà più pulita, a beneficio del monumento e di chi vi entra.

I nuovi lumini, che come gli attuali potranno essere liberamente accesi dai fedeli previa offerta, porteranno altre due migliorie. In primo luogo, quella per cui, anche spostandoli accesi, sarà molto più basso il rischio che possa rovesciarsi la cera. E poi, quella delle diverse colorazioni. In accordo infatti con don Ersilio Ogliari, presidente dei canonici della Cattedrale e primo responsabile della vita religiosa del Duomo, davanti a ogni immagine sacra sarà esposto il lumino del corrispondente colore liturgico.

Dunque: di fronte al Crocifisso miracoloso e al Beato Alfredo Cremonesi arderanno le fiammette rosse. Quelle bianche onoreranno l’altare dell’Eucarestia e l’effigie del Sacro Cuore. Davanti alla Madonna, le lucine votive saranno invece di colore blu. Innanzi a queste immagini – e sono in pochi a saperlo – è poi possibile anche accendere candele votive di lunga durata, circa 3 giorni e mezzo. Da oggi, un cartello accanto alle relative balaustre annuncia questa possibilità, finora conosciuta solo da pochi devoti.

Per fruirne, è necessario rivolgersi al sacrista, presente in Cattedrale tra le 7.30 e le 12, e ancora tra le 16 e le 19 (la domenica sino alle 19.30). Ed ecco anche qui un tocco green: la cera non sarà più solida, come quella delle candele tradizionali, ma liquida, al massimo della raffinazione, e quindi al minimo delle emissioni.  “Nella sua semplicità – sottolinea Palmieri – anche questo progetto ha richiesto una buone dose di lavoro di analisi e organizzazione. Per questo, desidero ringraziare, oltre alla cereria Alessandrini, anche don Ersilio per la consueta sensibilità dimostrata, e l’ingegner Fabio Patrini, anch’egli nostro consigliere di amministrazione, che tanto impegno ha profuso per giungere a questa piccola ma significativa miglioria”.

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