Cronaca

Crema, siglato il patto per
la sicurezza Comune-Prefettura

AGGIORNAMENTO ORE 13.30 – Esame della situazione generale della sicurezza sul territorio cremasco e sottoscrizione di un ‘Patto per la sicurezza’: con questi obiettivi si è riunito questa mattina il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Antonio Giannelli, a cui hanno preso parte, oltre ai Vertici provinciali delle Forze di Polizia (il Questore Ottavio Aragona, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Paolo Sambataro e quello della Guardia di Finanza, Colonnello Massimo Dell’Anna) e il Sindaco di Crema Fabio Bergamaschi.

Come già avvenuto per Cremona e come accadrà il prossimo 30 ottobre a Casalmaggiore, è stata compiuta un’approfondita disamina delle questioni inerenti la sicurezza locale e del relativo comprensorio alla luce delle presenze criminali registrate nel tempo e dei fatti di rilievo avvenuti.
Analisi che, anche sulla scorta di quanto rappresentato dal Sindaco, ha così indotto a reiterare interventi per elevare la percezione della sicurezza attraverso la prevenzione e contrasto delle situazioni potenzialmente fonti di preoccupazione, prima ancora che si veri e propri atti  criminosi.

Durante la riunione è stato sottoscritto, tra il Prefetto e il Sindaco di Crema, il “Patto per la sicurezza della Città di Crema”, la cui finalità è di adottare, nel rispetto delle reciproche competenze, strategie congiunte volte a contrastare le diverse forme di illegalità e accrescere la fiducia dei cittadini, in un’ottica di “sicurezza integrata, partecipata e condivisa”.

Ciò, in particolare, attraverso l’adozione di modelli di politiche di sicurezza urbana che integrino azioni delle Forze di Polizia Statali e della Polizia Locale con iniziative volte a sostenere la coesione sociale e promuovere la vivibilità e la qualità della vita nel contesto urbano della Citta di Crema.
L’intesa, con un approccio innovativo e multidisciplinare, delinea una cornice organica di misure finalizzate a favorire la circolarità dei dati e delle informazioni al fine di implementare la sicurezza “diffusa” e a fornire risposte mirate per la risoluzione di specifiche problematiche .

Gli impegni assunti con il Patto includono anche la promozione, attraverso il coinvolgimento delle Forze di polizia, della Polizia locale e delle strutture del terzo settore, di attività di educazione alla legalità sia per adulti che per minori e giovani, allo scopo di prevenire nei limiti del possibile ogni manifestazione di illegalità diffusa.
In tale direzione va anche l’impegno assunto per la promozione di iniziative di formazione congiunta per tutto il personale di Polizia coinvolto, pure in funzione di una sempre più efficace azione interforze.

La condivisa necessità di analisi costante dei fenomeni ragione d’insicurezza, anche solo percepita, è del resto a fondamento della previsione di un’apposita Cabina di regia, che sarà istituita  presso la Prefettura.
Si tratta di un organismo snello, costituito dai rappresentanti delle Forze di polizia statali e di quella locale per la periodica verifica dello stato di applicazione del predetto Patto e di analizzare le esigenze che emergano nel corso del tempo, così da valutare e progettare gli eventuali interventi di integrazione o modifica che si rendano necessari e opportuni alla luce della concreta esperienza maturata.

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