Cronaca

Studenti del Pacioli in pausa
in galleria: tensioni con i residenti

Davide Severgnini, residente in Viale Repubblica a Crema, ha segnalato una problematica relativa agli studenti del Pacioli, che si ritrovano in galleria Crispi per la pausa pranzo.

“Decine di studenti del Pacioli di Crema, in pausa pranzo, devono lasciare le classi per poi farvi ritorno al pomeriggio. È quello che succede tutte le settimane perché mangiare a scuola, da alcuni anni, non è consentito. Così nelle giornate di pioggia i ragazzi cercano riparo e molti di loro lo trovano nella galleria Crispi, poco distante dall’istituto.

Una proprietà interamente privata, aperta al pubblico, la cui pulizia è a carico del condominio. I ragazzi mangiano per terra, dove trovano asciutto. Alcuni consumano cibo portato da casa, altri da asporto. Resta la sporcizia, alla quale si aggiunge la maleducazione di alcuni ragazzi che abitualmente schiamazzano e abbandonano rifiuti intenzionalmente.

Nella galleria è consentito il solo passaggio, i condomini si lamentano ma intanto subiscono. Molti ragazzi preferirebbero pranzare a scuola così, almeno quelli più educati, non subirebbero gli improperi dei residenti. Alla dirigente scolastica Paola Viccardi è stato chiesto un incontro insieme ad alcuni condomini, ma la dirigente non si è resa disponibile e ha detto di rivolgersi alle autorità competenti (ci spieghi lei quali sarebbero). L’assessore all’Istruzione del Comune di Crema Emanuela Nichetti è stata contatta prima che iniziasse l’anno scolastico ma ha proposto più che altro un’operazione di moral suasion tramite i rappresentanti di istituto.

La soluzione invece non può che essere quella più naturale, ovvero individuare uno spazio decoroso dove poter mangiare, al riparo dal freddo e dalla pioggia. Anche l’assessore alle politiche giovanili Giorgio Cardile è stato messo al corrente. Ci appelliamo al sindaco e alla giunta affinché si trovi al più presto una soluzione; prima di tutto per rispetto verso gli studenti, secondariamente per i residenti. È indecente che in una città che si dichiara attenta all’educazione dei propri giovani si debba assistere a scene di questo tipo. Un problema concreto, lontano dai riflettori dei grandi eventi, da affrontare con costanza e determinazione. Del resto la città è anche questo”.

Sul tema si è espresso anche il consigliere comunale della Lega Andrea Bergamaschini, che ha depositato una mozione al riguardo.

“Come consigliere comunale e rappresentante della Lega Lombarda Salvini, mi sento in dovere di affrontare una questione che da diverso tempo crea disagio nella nostra comunità: la mancanza di spazi adeguati per la pausa pranzo degli studenti, in particolare quelli dell’Istituto Pacioli. La Galleria di via Crispi, spesso utilizzata dagli studenti in mancanza di alternative, è diventata un punto critico, generando tensioni con i residenti del quartiere Porta Ombriano, che hanno segnalato problematiche legate all’affollamento e ai comportamenti inappropriati.

È evidente che questa situazione necessita di una soluzione immediata e condivisa, in modo da garantire agli studenti spazi idonei dove potersi rifocillare in tranquillità, senza creare ulteriori disagi per il quartiere. Credo fermamente che il diritto degli studenti a godere di spazi sicuri e funzionali non debba entrare in conflitto con le legittime esigenze dei residenti di vivere in un ambiente ordinato e sereno.

Per questo motivo, ho presentato una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta a collaborare con le istituzioni scolastiche e provinciali per individuare soluzioni concrete. La proposta prevede la creazione di tavoli di confronto tra il Comune, i comitati di quartiere e le scuole per esplorare tutte le opzioni disponibili, tra cui l’utilizzo di spazi comunali, convenzioni con esercizi commerciali e il miglioramento delle strutture scolastiche esistenti. È inoltre necessario monitorare e gestire con attenzione la situazione nella Galleria di via Crispi, affinché rimanga uno spazio pubblico fruibile da tutti in modo ordinato.

Un intervento tempestivo è fondamentale per prevenire ulteriori tensioni sociali e promuovere un clima di rispetto e collaborazione tra giovani e residenti. Sono convinto che con un approccio collaborativo riusciremo a trovare soluzioni che migliorino sia l’esperienza scolastica degli studenti sia la qualità della vita nel nostro quartiere e dove possono emergere criticità.

Solo attraverso un impegno condiviso potremo garantire un futuro migliore per i nostri giovani e per il nostro territorio”.

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