Crema, l’apertura anticipata
del rifugio San Martino
Ha aperto i battenti lunedì 7 ottobre il Rifugio San Martino, il dormitorio voluto dalla Diocesi di Crema e gestito dalla Caritas, con un mese di anticipo rispetto alla prassi, e invece di chiudere in primavera potrebbe accogliere i senza fissa dimora anche nei mesi estivi.
L’ampliamento della risposta alla povertà, oltre la primavera, è una sperimentazione ed è frutto della collaborazione e del sostegno del Comune di Crema che, attraverso fondi dedicati, si accolla l’onere economico di garantire l’apertura del servizio, sempre che la domanda sia adeguata e necessaria.
L’anno prossimo al rifugio San Martino, la mensa e il centro diurno si trasferiranno nell’edifico riqualificato dell’ex Misericordia di proprietà della Fondazione Benefattori Cremaschi. La richiesta è sicuramente quella di garantire l’apertura annuale del servizio, in particolare del dormitorio, ma è anche vero che spesso l‘utenza in estate diminuisce.
Al termine dell’ anno si farà un valutazione, ma la riposta della città di Crema e del territorio ad una povertà che è in aumento ci sarà. Anche per quanto riguarda l’assenza di un dormitorio femminile, equivalente di quello maschile, si stanno mettendo in campo risposte mirate affinché nessuna donna rimanga a dormire sulla strada.
“Vogliamo dare una maggiore risposta alle persone in strada – spiega Claudio Dagheti, Direttore della Caritas Diocesana – Ci stiamo avvicinando ai 18 di capienza massima. Sulla strada percorsa con il Comune di Crema si è scelto di aprire anticipatamente per rispondere ai bisogni”.
“E’ una sperimentazione anche per valutare la risposta degli utenti – sottolinea Anastasie Musumary, assessore al Welfare del Comune di Crema – In prospettiva abbiamo altre progettualità, ogni anno il Comune stanzia fondi per supportare la bassa soglia. C’è ancora molto da fare, ma cerchiamo di dare risposte mirate alle esigenze ed emergenze sociali”.
Sabrina Grilli