Panathlon Crema:
la partita vista da un ‘delegato’
Una serata per parlare di calcio visto da bordo campo, in qualità di delegato della Lega di serie B quella organizzata dal Panathlon Club Crema che ha ospitato il dott. Antonino Calabrò, socio Panathlon Milano con all’attivo lo scorso campionato circa trenta partite della cadetteria, viste con l’occhio vigile da “commissario di campo” come si diceva una volta. Nella sua relazione Calabrò ha parlato di quello che sta dietro una partita di calcio: la partita vista da dietro le quinte, da delegato della Lega Calcio. Dai rapporti con arbitri e squadre, al ruolo ed alle funzioni dei rappresentanti di Polizia e della Procura Federale, ma soprattutto il ruolo delle televisioni. E sì, perché dal racconto di Calabrò emerge la centralità, quasi l’egemonia organizzativa di chi detiene i diritti televisivi, che si occupa della vera e propria regia delle operazioni e ne scandisce i tempi.
Il ruolo del delegato di Lega, che percepisce solo un piccolo rimborso spese, inizia con l’arrivo allo stadio due ore e mezza prima del fischio d’avvio e finisce quando tutti vanno via, dopo la conferenza stampa, le interviste di rito e l’abbandono dello stadio da parte delle tifoserie ospiti. Non sono mancate le curiosità, dalla postazione occupata alle spalle del quarto uomo, alla verifica dei completi gara delle squadre, compreso l’accertamento dei loghi previsti dai regolamenti e l’aderenza cromatica delle divise alle esigenze televisive.
“Seguiamo da soli la partita e indichiamo le cose che l’arbitro non vede, verifichiamo che le due squadre siano negli spogliatoi un quarto d’ora prima del fischio d’inizio, accertiamo nell’intervallo i dati relativi al pubblico presente, i paganti, la quota abbonati, l’incasso da comunicare alla Lega, in costante rapporto con gli addetti stampa delle squadre”, ha detto Calabrò. Ma non solo, perché tra gli altri adempimenti del delegato di Lega anche il controllo del tempo dedicato alle interviste post partita e tanto altro: “Ho avuto modo di conoscere tante persone – commenta a fine serata Calabrò – ma se mi chiedete come si diventa un delegato di Lega, la risposta è che non c’è nessun concorso, chiunque può farlo dimostrando un po’ di esperienze sulla gestione di eventi”.
Nel saluto del presidente Massimiliano Aschedamini, spazio anche per i Manuel Pellini del Panathlon junior, reduce dalla recente esperienza di Orvieto assieme agli altri 9 club che in Italia compongono la sezione giovanile del Panathlon e per lo scalatore ripaltese Filippo Ruffoni, capace di portare il gagliardetto del Panathlon Crema sulle cime più alte delle Api: “Stiamo progettando altre scalate, a fine gennaio sarò in Africa, ma sono costretto dalle condizioni climatiche a rimandare l’Himalaya”, ha comunicato Ruffoni.
Ilario Grazioso