Messa per il ventennale della morte
di mons. Paravisi, il "vescovo buono"
Vent’anni fa, la notte del 2 settembre 2004, alle ore 3.15 moriva monsignor Angelo Paravisi, il vescovo buono della diocesi di Crema. Se ne andò dopo una lunga malattia, affrontata con serenità e grande fede.
Grandissimi il dolore e il cordoglio dell’intera comunità diocesana: infinita fu la partecipazione alla Veglia guidata in Cattedrale dal patriarca emerito di Venezia cardinale Marco Cè, poi ai funerali presieduti dall’arcivescovo di Milano e cardinale metropolita monsignor Dionigi Tettamanzi. La salma del vescovo Angelo – primo pastore che, dopo un secolo, morì nella diocesi cremasca nell’esercizio del suo ministero episcopale – è sepolta nella cripta della Cattedrale.
Questo pomeriggio, domenica 8 settembre alle ore 18.30, la comunità cremasca lo ricorderà con una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Lodi, Maurizio Malvestiti, bergamasco come il vescovo Paravisi. Il vescovo di Crema, Daniele Gianotti, sarà il concelebrante principale. Queste le disposizioni tecniche diramate dalla Diocesi.
Il formulario della Messa non sarà quello funebre, bensì quello della Natività di Maria, che cade l’8 settembre.
La liturgia sarà animata dalla Polifonica Francesco Cavalli della Cattedrale.
Il salmo responsoriale della Messa sarà accompagnato dalla cetra, erede di uno degli strumenti citati nei salmi di Re Davide. Tutti gli altri canti, come ormai abitudine, saranno accompagnati dall’organo positivo messo a disposizione del Duomo dal Rotary Club Crema.
Il momento più suggestivo della Messa avverrà dopo la Comunione, quando i vescovi, i concelebranti e un gruppo di cantori scenderanno in cripta per una preghiera conclusiva sulla tomba del vescovo Paravisi. La processione sarà scandita dal canto gregoriano “Ego sum resurrectio et vita (Io sono la risurrezione e la vita)”, eseguito dai cantori in movimento, e con l’accompagnamento di un organo portativo medievale, che seguirà il percorso.
I fedeli potranno scendere in cripta, per una preghiera personale sulla tomba del vescovo Paravisi, dopo che i concelebranti saranno ritornati in sacrestia. Durante questo momento, Nicola Dolci eseguirà un sottofondo musicale con l’organo positivo “Tamburini” posizionato in cripta per questa occasione.
Tempo permettendo, alle 18, il gruppo locale della Federazione campanari ambrosiani suonerà a corda il “concerto solenne” delle campane del Duomo, per richiamare alla celebrazione in memoria del vescovo Paravisi”
Angelo Paravisi era nato a Colognola (Bergamo) il 15 settembre 1930, dove era anche cresciuto, in una famiglia umile e numerosa. Entra in seminario agli inizi degli anni ’40. Nel maggio del 1953 l’ordinazione sacerdotale, quindi il primo incarico a Osio Sotto. A seguire, don Angelo – che è stato anche assistente diocesano dei giovani di Azione Cattolica – è stato nelle parrocchie di Sant’Alessandro in Colonna in Bergamo, di Alzano Maggiore e di Seriate.
Nel 1988 il vescovo Giulio Oggioni lo chiama accanto a sé per il lavoro in diocesi: monsignor Paravisi è stato vescovo ausiliare di Bergamo per otto anni.
L’11 luglio 1996 l’annuncio della sua nomina a Vescovo di Crema, dove ha fatto il suo ingresso, lo stesso anno, nel pomeriggio di domenica 6 ottobre.