Cronaca

"Storici in libreria", il 12 settembre
nuovo appuntamento della rassegna

Giovedì 12 settembre 2024 alle ore 21, nelle scuderie di Palazzo Terni de’ Gregorj (via Dante Alighieri, 20 – Crema), si terrà il diciassettesimo appuntamento della rassegna ‘Storici in libreria’, organizzata dalla Libreria Cremasca in collaborazione con la Società Storica Cremasca. Massimo Novelli, in dialogo con Matteo Facchi, presenterà il volume: Massimo Novelli, Bella e infelice donna.

Maria Canera di Salasco. La Contessa Garibaldina, Araba Fenice, Boves 2024. Il nome di Maria Canera di Salasco (Torino?, 1834 – Mendrisio, 1919) dirà poco ai Cremaschi, ma se aggiungiamo che per poco meno di due anni (1851-1853) fu la seconda moglie del conte Enrico Martini (San Bernardino, 18 aprile 1818 – San Bernardino, 24 aprile 1869), le cose cambiano. Fu una donna molto bella e affascinante che sin dall’infanzia manifestò uno spirito irrequieto, ma libero.

Il suo carattere fu forte e deciso, contrario ai compromessi e possedette un’intelligenza acuta e una curiosità sempre vigile, che la portarono a seguire per anni l’eroe che diede dignità al Risorgimento italiano e che infiammò le menti dei giovani di tutto il mondo: Giuseppe Garibaldi. Figlia del Capo di Stato Maggiore dell’esercito piemontese passato alla storia come colui che firmò l’armistizio con le armate austriache che pose fine alla Prima guerra d’Indipendenza, Maria non fu una “cortigiana” in cerca di avventure: fu una donna lucida e volle interpretare un ruolo che la società dell’epoca le rifiutava perché non poteva essere concepito per una donna. La sua vita fu passione politica, fu una donna fuori dagli schemi, che non si riconobbe nel destino di madre o di moglie. La storiografia ufficiale ha preferito dimenticarla, immaginarla come una donna dalla vita disordinata, incapace di essere madre, amante di molti uomini, dissipatrice del patrimonio familiare, ridotta in miseria, assediata dai creditori e infine reclusa in un manicomio.

Il saggio monografico di Massimo Novelli, grazie alle ricerche d’archivio, ricostruisce i fatti, li collega tra loro, rivelando i punti ancora oscuri. Ne emerge una donna vera con pregi e virtù e sicuramente con non pochi difetti: una donna europea, anticipatrice di numerose battaglie, anche di emancipazione della figura femminile. Una donna scomoda, libera, autonoma e ingombrante in quanto, probabilmente, troppo intelligente e determinata per una società che faceva fatica a comprenderla.

Non solo Maria ebbe un legame con la nostra città, ma anche il fratello, Luigi Canera di Salasco. Militare dell’esercito sabaudo, a Torino nel 1861 sfidò a duello il commilitone cremasco Antonio Riboli, venendone sconfitto e ferito gravemente. Ripresosi, nel 1867 fu in servizio a Crema come direttore del Regio Deposito Stalloni.
Massimo Novelli, giornalista di “La Repubblica” e scrittore, vive e lavora a Torino. Ha all’attivo numerosi libri, fra i quali ricordiamo Il processo. Storia segreta del processo Fiat (Editori Riuniti), scritto con Marco Travaglio e Paolo Griseri, La gran fiera magnara (Il Leone Verde) e Lea Schiavi. La donna che sapeva troppo (Spoon River).

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