Senzatetto, maggioranza: "Poveri
strumentalizzati per attacco politico"
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Attacchi strumentali di una parte politica che considera la povertà prima di tutto un problema di sicurezza. Così il consigliere di maggioranza della lista “Crema Aperta”, Teresa Caso, risponde alle ultime prese di posizione delle forze di centrodestra sul tema dei senzatetto.
“Giorni fa – afferma Caso in una nota – abbiamo incontrato e ascoltato le difficoltà quotidiane delle persone che non hanno una casa. L’Assessore Musumary e il suo staff tecnico sono ben consapevoli di questi problemi e sono impegnati in prima linea con diversi progetti destinati alle persone più fragili per fornire risposte che vadano anche oltre l’emergenza. Comunque, per trovare soluzioni concrete al disagio espresso da queste persone, stanno confrontandosi con la rete che coinvolge anche altri soggetti che sul territorio si occupano di povertà estrema”.
“Il centrodestra sta scoprendo una nuova umanità o sta utilizzando la sofferenza delle persone come pretesto per l’ennesimo attacco all’Amministrazione?
Il dubbio è legittimo perché in politica la memoria è sempre troppo corta, o meglio si conta sul fatto che le persone dimenticano ciò che è stato. E la spudoratezza non ha limiti. Alle parole strumentali noi contrapponiamo i fatti e soprattutto l’attenzione alla dignità delle persone che non deve mai venire meno, ancor di più perché povere.
Per la destra, la povertà è invece prima di tutto un problema di sicurezza. Lo hanno dimostrato ampiamente in occasione del progetto di Diocesi e Caritas di trasferire il dormitorio San Martino da via Civerchi all’ex casa parrocchiale di Borgo San Pietro.
Oppure un problema di decoro, come dovrebbe ricordare l’allora assessora Zanibelli, in occasione dell’ordinanza del sindaco leghista Bruttomesso contro le persone che chiedevano l’elemosina. Ordinanza poi sospesa dal Tar di Brescia.
Ricordare questi fatti aiuta a comprendere cosa sta dietro alle parole di oggi. Siamo e restiamo sempre disponibili al confronto con le minoranze, ma non accettiamo facili lezioni basate sul nulla da chi ha sempre considerato i poveri in quel modo.
Noi rispondiamo destinando una grossa fetta del bilancio comunale alla spesa sociale, bilancio sempre bocciato dalle minoranze, che anzi ancora nell’ultimo consiglio comunale parlano della necessità di tagli al sociale. Neppure una parola sul fatto che siano i Comuni a doversi fare carico di servizi che il Governo centrale dovrebbe garantire destinando risorse adeguate all’Ente Locale. Invece il Governo nazionale pensa bene di operare altri tagli che al Comune di Crema costeranno 650mila euro nei prossimi cinque anni. E ogni euro tolto al Comune è un euro in meno di servizi per il cittadino. Vorremmo chiedere al consigliere di FdI De Grazia, che nell’ultimo consiglio comunale ha minimizzato il peso di questo taglio sul bilancio di Crema, dove si dovranno recuperare le risorse mancanti. E’ incredibile che un consigliere comunale, pur di difendere le scelte del Governo della sua parte politica, vada contro gli interessi stessi dei cittadini di Crema”.