Politica

Logistica a Rivolta D'Adda: il Pd
chiede a Sgroi di fermarsi

Foto: Area Logistica

Scoppia la polemica sulla logistica a Rivolta D’Adda. Dopo l’approvazione in consiglio comunale sulla creazione del polo logistico nel comune rivoltano, targato Giovanni Sgroi.

A storcere il naso è il Pd di Rivolta, sia per la creazione in sé della logistica, sia per le tempistiche del sindaco rivoltano, reo di non essersi confrontato con la Provincia, e scavalcando le istituzioni regionali, dato che la costruzione di un polo logistico da più di tre ettari, secondo il Pdl regionale, deve essere ispezionata dall’ente provinciale, che decide di individuare degli ambiti idonei alle strutture logistiche, al fine di “presidiare interessi quali la tutela dell’ambiente, incluso quello urbano e la tutela della salute” – in coerenza con gli obiettivi regionali di contenimento del consumo di suolo – attraverso una programmazione territoriale fatta con uno sguardo più ampio, che solo la Provincia può avere.

“In data 15 luglio – si legge nel comunicato dei piddini – il Consiglio Comunale di Rivolta d’Adda ha adottato il Piano Integrato d’Intervento (PII) che permette l’insediamento di una logistica, estesa per 11,7 ettari, a Nord del territorio rivoltano, prospiciente la strada Rivoltana, tra via per Cassano e la SP90. Si devono notare con attenzione due cose: in primo luogo, l’estensione di 11,7 ettari, ben oltre il limite dei 3 ettari imposto dalla normativa regionale; in secondo luogo, il fatto che il Consiglio Comunale abbia “adottato”, non approvato il PII. Infatti, l’approvazione del piano attuativo spetta alla Giunta, la quale potrà procedere con l’approvazione solo dopo lo scadere dei termini per la presentazione delle osservazioni sul PII”.

I termini scadono il 25 agosto, e per questo motivo che il Pd sta accusando la fretta di Sgroi: “La Giunta potrà procedere non prima del 26 agosto. Dunque successivamente all’approvazione a stragrande maggioranza da parte del Consiglio Regionale della Lombardia, in data 25 luglio 2024, di una norma che disciplina la materia e impedisce a Sgroi di fare quello che ha fatto. Chiediamo a gran voce che le sezioni locali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia escano dal mutismo che le caratterizza da molti mesi, riacquistino la parola e impongano al sindaco Sgroi di bloccare il progetto d’insediamento della logistica a Rivolta d’Adda”.

“Saremo sempre in prima linea per difendere il suolo, il paesaggio, la salute e il commercio locale, non solo con le parole, ma con i fatti – si legge nella conclusione del comunicato – Lo abbiamo dimostrato in questi giorni, ottenendo l’approvazione di un progetto di legge regionale su cui lavoriamo da ben tre anni. Alle rivoltane e ai rivoltani diciamo che, come circolo e come Partito, a tutti i livelli, continueremo a impegnarci per impedire la costruzione di una logistica di 117.583,08 metri quadri a Rivolta. Ci adopereremo affinché Sgroi rimanga, ancora una volta, a mani vuote, e che i suoi progetti, lontani dalle priorità del paese, rimangano irrealizzati”.

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