Economia

Pil, a Cremona cresciuto del 7,85%
rispetto al periodo pre-covid

Anche nel 2024 la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto saranno le regioni che traineranno il Pil reale nazionale che, stando ai principali istituti di statistica, dovrebbe attestarsi attorno al +0,7 per cento, contro il +0,1 per cento della Germania, il +0,7 per cento della Francia e il +2,1 per cento della Spagna. In tutto questo, per la provincia di Cremona le previsioni di crescita sono del +0,42%. Ma ancora più emblematico, per il nostro territorio, è il dato di crescita rispetto al pre-Covid, che è pari a +7,87%: un dato decisamente alto rispetto alla media nazionale, pari a +4,33%.

Le previsioni di crescita elaborate dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre raccontano che in Lombardia la stima di crescita per l’anno in corso dovrebbe essere dello 0,95 per cento, in Emilia Romagna dello 0,86 per cento e in Veneto dello 0,80 per cento.  

Messe assieme, le tre regioni producono il 41 per cento del Pil nazionale, il 53 per cento circa delle esportazioni italiane e vi risiedono oltre 19 milioni di persone, il 33 per cento dell’intera popolazione presente nel nostro Paese. 

A livello provinciale, a guidare la classifica nazionale è Milano: si stima che nel capoluogo regionale lombardo la crescita sarà dell’1,14 per cento. Seguono Pavia con il +1,01 per cento, Vicenza con il +0,98 per cento, Bologna con il +0,95 per cento, Modena con il +0,92 per cento e Pordenone con il +0,88 per cento.

Tra tutti i territori analizzati, nove dovrebbero registrare una crescita negativa, scivolando così verso la recessione economica. Le situazioni più difficili parrebbero interessare Crotone e Isernia, entrambe con -0,13 per cento, Ragusa con il -0,14 per cento e, maglia nera nazionale, Vibo Valentia con il -0,23 per cento.

Mettendo a confronto il valore aggiunto previsto nel 2024 con quello del 2019 (anno pre Covid), maglia rosa a Rieti, che ha registrato una straordinaria variazione pari al +14,34 per cento; la più alta di tutto il Paese. Seguono Siracusa con il +12,95 per cento, Taranto con il +12,69 per cento e Modena con il +11,60 per cento.

 

LaBos

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