Politica

Caso senzatetto, l’assessore Musumary:
“Il Comune investe contro la povertà”

Arriva la replica al caso dei senzatetto. Venerdì scorso era stata infatti convocata una conferenza stampa sotto al Palazzo Comunale, nella quale alcune persone in difficoltà si erano definite “abbandonate per strada e dalle istituzioni”. L’iniziativa è stata organizzata dal giornalista Alex Corlazzoli, che aveva richiesto maggiore ascolto per i senzatetto da parte di amministrazione comunale, diocesi e tutte le associazioni sociali del territorio.

L’assessore al Welfare Anastasie Musumary ha così scelto di replicare: “Conosciamo le situazioni e le persone (nonostante i nomi di fantasia) e sono già in carico ai servizi sociali, per un supporto concreto è necessario stare nel percorso di aiuto e interagire con i servizi che non si tirano mai indietro per dare sostegno, supporto e trovare lavoro. Il Comune di Crema investe molto per contrastare situazioni di povertà estrema, lavoriamo costantemente con i nostri partner del terzo settore come Caritas e la Cooperativa Bessimo. Lavoriamo prendendo in considerazione la singola storia, la singola persona e ciò comporta più fatica e un maggior investimento”.

Gli investimenti del Comune

“Promuovere il contrasto alla povertà richiede la costruzione di un accordo di collaborazione tra gli attori di un territorio che condividono la necessità di tutelare le persone più fragili, garantendo loro la necessaria accoglienza in luoghi e contesti capaci di tutelarli e proteggerli, e dall’altro lato di investire sulle capacità delle persone di autodeterminarsi e sui fattori di solidarietà sociale. Cerchiamo di investire sulla capacità di agire delle persone in un determinato contesto sociale e ambientale. Abbiamo investito come Comune circa 710.000 euro per la realizzazione dell’Housing First (case per i senza fissa dimora), presso la Ex Misericordia. Con i nostri alleati (Caritas, Diocesi, Fondazione Benefattori Cremaschi) vogliamo potenziare il rifugio per i senza fissa dimora, accompagnare le persone con importanti fragilità, che vivono in una situazione di disagio verso una nuova vita, garantendo a loro dignità e un tetto sopra la testa per poter ripartire. Il supporto alla persona non è mai un semplice intervento sull’individuo, ma anche un’azione che abilita le sue possibilità di scelta, di decisione e di azione sia nell’ambito delle relazioni personali che nel contesto di vita affinché la persona sia in grado di ri-attivarsi verso il superamento della situazione di difficoltà.

La nostra città ha una lunga tradizione di attenzione e investimento costante nel sociale, non a caso Crema è conosciuta come la città dei diritti e dei servizi. Crema è una delle città lombarde con un numero elevato di assistenti sociali assunte, in via Manini ci sono 12 assistenti sociali e 4 educatori sociali, ogni anno riceviamo i fondi premiali per questa importante attenzione e questo forte investimento sul sociale. Siamo considerati una realtà all’avanguardia per la nostra modalità di gestione del Welfare: la co-progettazione, tant’è che il caso cremasco viene utilizzato come esempio ed è stato studiato da studenti universitari.

Ogni anno investiamo in co-progettazione circa 187.034,14 euro per le politiche di contrasto alla povertà, 588.741,70 euro per le politiche di inclusione socio lavorativa delle persone fragili, 125.222,99 euro per le politiche abitative e mettiamo a disposizione un fondo di circa 100 mila euro per le persone in situazioni di difficoltà che necessitano un contributo per le spese minime (ad esempio le spese alimentari, utenze ecc…). Questo è solo una parte del nostro investimento sul sociale. Il dato non può essere fintamente dimenticato o ignorato da chi ha sollevato un caso mediatico pur avendo piena visibilità sulle tante azioni messe in campo dal Comune di Crema e dai suoi partner sociali per offrire risposte ai bisogni di queste fragilità”.

Musumary conclude: “Non siamo sicuri, a proposito di visibilità, che il fine di una simile presa di posizione pubblica, evidentemente stimolata e chiaramente ingiusta alla prova dei fatti, sia il bene degli interessati. Rinnoviamo costantemente la nostra piena disponibilità e apertura e ricordiamo che i percorsi di accoglienza e di aiuto sono efficaci quando sono pienamente concordati e condivisi”.

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