Cronaca

Crema, le storie dei senzatetto:
"Dimenticati dalle istituzioni"

Abbandonati per strada e dalle istituzioni. Questa è la versione raccontata da alcuni senzatetto di Crema, che questa mattina si sono riuniti sotto i portici del comune (luogo utilizzato anche come “casa”), per alzare la voce e raccontare la propria esperienza da quando, per vari motivi, si sono ritrovati a vivere per strada.

Insieme a loro anche il giornalista Alex Corlazzoli, che sta collaborando insieme ad altri volontari per mettere in contatto queste persone con le istituzioni territoriali, ovvero il Comune e la Chiesa.

Presenti dunque quattro senzatetto, i quali hanno voluto raccontare le loro storie. Come il caso di Gianluca, geometra di 52 anni, che ha dovuto affrontare la perdita di sua mamma, abbandonando il lavoro.

Sorti simili per una coppia, Egidio e Laura (nomi fittizi), di 57 e 58 anni, sfrattati da settembre 2022: lei si è trovata dimora in una parrocchia, lui al dormitorio di Crema, il tutto per quattro mesi, prima di arrivare ai ferri corti con i servizi sociali, a causa di promesse non mantenute secondo il loro punto di vista.

Infine Amedeo, anche lui senza casa, costretto a rinunciare a due chiamate di lavoro, perché senza una residenza l’assunzione diventa davvero difficile, in quanto i datori di lavoro pensano alle difficoltà di riposare senza una fissa dimora, preventivando il rischio di trovare risorse poco efficienti in vista delle attività da svolgere.

Oltre a queste problematiche, i senzatetto cremaschi (ad oggi una trentina) devono affrontare delle baby gang che, con una cadenza quasi quotidiana, li insultano e commettono violenze su di essi.

L’iniziativa di Corlazzoli, dunque, serve per aiutare queste persone ad essere servite ed ascoltate da Crema, amministrazione comunale, diocesi, e tutte le associazioni sociali del territorio, affinché essi possano tornare ad avere una dignità e, soprattutto, un tetto sotto cui vivere.

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