Cronaca

Asst Crema, Elisabetta
Buscarini va in pensione

Il direttore dell’unità operativa di gastroenterologia ed endoscopia digestiva di Asst Crema va in pensione: “Qui lascio un pezzo di vita e di cuore”.

“Sono più innamorata di questo lavoro ora che lo sto lasciando, che quando l’ho iniziato”. Elisabetta Buscarini, direttore dell’unità operativa di gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’ospedale di Crema è giunta alle porte della pensione. Il 30 giugno ha salutato l’ospedale Maggiore, “Il mio ospedale, il luogo dove ho lasciato un pezzo di cuore, dopo averci trascorso una vita”. Giunta a Crema 23 anni fa, da 10 è stata a capo della gastroenterologia ed è poi diventata anche capo del dipartimento di area medica.

“Penso che il futuro dell’ospedale di Crema nel complesso sarà positivo: si può sempre fare meglio, a partire da ciò che fino ad oggi è stato ben fatto. Attualmente la sanità sta vivendo momenti difficili, ma sono certa che soluzioni adeguate verranno trovate, in particolare rispetto alla piaga della carenza di personale medico. Quanto al mio reparto, so di lasciare una straordinaria squadra di lavoro, pronta al futuro, capace di lavorare in modo integrato e di guardare al paziente nella sua globalità. Da ciascuno degli operatori del mio reparto ho imparato più di quel che ho insegnato. L’unica parola che mi sento di dire loro oggi è grazie. Grazie anche alle direzioni strategiche che nel tempo ci hanno sostenuto convintamente”.

“Ai giovani auguro ciò che è capitato a me. Auguro di vivere il mestiere di medico intensamente e di amarlo, tenendo stretti i privilegi che offre: quello di ascoltare le persone, imparare dalle storie degli altri, gioire con i pazienti per un dolore lenito. Se vissuto così, nonostante tutte le difficoltà, il nostro è un lavoro bellissimo”.

Poi ha passato rapidamente in rassegna i successi ottenuti in questi anni: “Grazie al lavoro di tutti abbiamo ottenuto una certificazione di qualità esterna. Un successo sì, ma anche una sfida a mantenere gli standard di qualità sempre elevati su tutti i fronti”. Il reparto di Crema viene annoverato tra i più stimati delle 180 gastroenterologie presenti in Italia: “è punto di riferimento per malattie biliari, pancreatiche, epatiche, malattie infiammatorie croniche intestinali”. E’ anche uno dei sette centri di riferimento in Europa per la cura della teleangectasia emorragica ereditaria (HHT), nonché sede delle scuole di metodica ecografica in gastroenterologia e in endoscopia digestiva. Buscarini tiene a precisare che “questo reparto non vive e non ha vissuto su un’isola felice. Siamo arrivati fino a qui grazie alla collaborazione di tutte le unità operative dell’Asst”.

Tanto è stato fatto sul versante tecnologico. “Quando sono diventata medico, mi sono appassionata alla tecnologia e ho notato come ogni innovazione porti con sé una ventata di passione e di entusiasmo tanto nei giovani, quanto nei più saggi, oltre ad un’opportunità di migliore cura per i pazienti. A partire da queste premesse, ho favorito la stessa innovazione in reparto. L’implementazione dell’AI nella colonscopia ne è un esempio: a breve verrà utilizzata anche per la diagnosi delle patologie dello stomaco. Oggi il nostro reparto sta fornendo immagini per “allenare” la macchina”.

Lo spirito in questi anni è sempre rimasto invariato: “Non bisogna accontentarsi. Mai, soprattutto quando si tratta di salute. Bisogna premiare il merito e garantire una qualità elevata. Con queste premesse, sono certa, il domani potrà essere anche migliore del presente”. E, alla domanda “cosa farà da pensionata?” Buscarini ha le idee chiare: “la nonna, dedicherò finalmente più tempo ai miei nipoti”

Saluti e ringraziamenti sono giunti dal direttore generale Alessandro Cominelli: “Grazie per quello che hai fatto” le ha detto il dg durante il saluto in azienda che si è tenuto nei giorni scorsi. “Il tuo ospedale, resterà sempre casa tua”.

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