Ex Montessori, il Comune replica:
"La riduzione garantirà efficacia"
La vicenda della scuola dell’infanzia Iside Franceschini sta continuando a dividere la comunità in queste settimane, soprattutto dopo la chiusura confermata della sezione. Nel tardo pomeriggio di giovedì, attraverso un comunicato stampa, l’amministrazione comunale ha replicato alle critiche mosse dalla minoranza.
Dal palazzo comunale cremasco, infatti, fanno sapere che la decisione è figlia di una riorganizzazione del servizio, non motivata da ragioni di risparmio economico, ma da una necessità organizzativa per garantire la continuità e la qualità dell’educazione.
Nel comunicato si legge, infatti, come nel corso dell’anno scolastico la Scuola dell’Infanzia Iside Franceschini ha affrontato diverse sfide, tra cui il reale rischio di interruzione del servizio per ben tredici volte a causa della difficoltà nel reperire sostituzioni di insegnanti per brevi periodi.
Da qui, dunque, la scelta di ridurre le sezioni da sei a cinque, aumentando leggermente il numero di alunni per classi. Dopo la preoccupazione da parte dei genitori, però, il comune ha inserito nella proposta anche un educatore di plesso, per aumentare il supporto alle fragilità.
A tal proposito, il sindaco Fabio Bergamaschi e l’assessore all’Istruzione Emanuela Nichetti hanno espresso dispiacere per la mancanza di un consenso condiviso: “La decisione ha natura non politica e discende da una necessità tecnica, volta a garantire la sostenibilità e continuità del servizio – hanno dichiarato nel comunicato – L’Amministrazione Comunale di Crema ha dimostrato di non essere arroccata sulle proprie posizioni iniziali ma di essere aperta al confronto e alle proposte raccogliendo la preoccupazione dei genitori nei confronti dei bambini con disabilità e implementando la propria proposta organizzativa con il potenziamento di un educatore di plesso”.
Infine, Bergamaschi e Nichetti hanno motivato la scelta di ridurre le sezioni: “È dipesa dalla necessità di garantire una gestione efficace e sostenibile del servizio, assicurando al contempo un potenziamento delle risorse dedicate al sostegno delle fragilità. La prospettiva della scuola dell’Infanzia Iside Franceschini rimane quindi immutata dal punto di vista qualitativo, rimanendo un riferimento di eccellenza pur alla luce delle difficoltà organizzative a cui si è stati costretti a far fronte. Vogliamo che il nuovo contesto organizzativo, solido e sostenibile, possa essere un nuovo punto di rilancio, una volta superate le criticità. In questo senso intendiamo mantenere aperta una prospettiva di confronto per una eventuale futura realizzazione del polo 0-6”.