Cronaca

Taglio sezione ex Montessori: ieri
il confronto, domani la decisione

Si dovrà attendere domani per sapere come intenda procedere il Comune di Crema sull’intenzione di accorpare la sesta sezione dell’asilo Franceschini, ex Montessori, dal nuovo anno scolastico, da settembre. Due le proposte in campo: confermare la riorganizzazione del servizio su 5 sezioni o sospendere il provvedimento per quest’anno, in attesa di soluzioni migliori.

Ieri si è aperto il primo tavolo di confronto sul tema per arrivare, questo l’auspicio del sindaco Fabio Bergamaschi, ad una decisione il più possibile condivisa. Presenti, per l’amministrazione, l’ufficio scuola e l’ufficio personale, poi i sei genitori rappresentanti di sezione, il Comitato di gestione della scuola e i rappresentanti delle maestre.

L’amministrazione ha ribadito la necessità di un riassetto organizzativo del servizio, quindi una scelta tecnica, non politica, per la carenza di personale e per la difficoltà di reperire risorse qualificate che rispondano ai requisiti stringenti. Il rischio, che si è corso negli ultimi anni e che ha costretto a lavorare in emergenza, è di non riuscire a garantire la sostenibilità del servizio e la continuità didattica qualora ci sia la necessità di recuperare supplenti. Tradotto: rischio di lasciare i bambini a casa perché manca il personale.

I genitori, supportati dagli insegnanti, consapevoli del problema, propongono al Comune la sospensione del provvedimento per un anno e, nel frattempo, l’assunzione tempo indeterminato di una nuova maestra per sopperire alla carenza di personale, ma l’amministrazione, che ha già aperto un bando per raccogliere candidature di supplenze a tempo determinato, non intende investire risorse pubbliche a tempo indeterminato su un servizio che, con il calo demografico in corso, in futuro potrebbe non essere sostenibile.

Piuttosto, fa sapere il sindaco Bergamaschi, l’amministrazione si impegna a verificare le condizioni per attivare un polo scolastico 0-6 anni, visto che ci sono 100 posti in più alle scuole dell’infanzia e mancano 300 posti ai nidi.

In sintesi, le proposte che il Comune mette sul tavolo sono due. La prima è quella di accettare la riorganizzazione a 5 sezioni del servizio, con l’impegno, entro la fine del mandato, di investire ulteriormente sulla scuola dell’ infanzia con l’attivazione della sezione primavera del nido.
L’altra proposta invece è rappresentata dalla disponibilità a sospendere il provvedimento quest’anno e mantenere le sei sezioni con tutti i rischi dell’interruzione del servizio qualora non si riescano a reperire le supplenti. Su questo punto il sindaco chiederà una condivisione della scelta da parte dei genitori, con assunzione di parte di responsabilità, qualora si vada incontro a grosse difficoltà, come è probabile.

Ma i genitori non ci stanno. “A noi compete fare proposte – fanno sapere – la responsabilità e le scelte spettano al Comune”.

Sabrina Grilli

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