Eventi

“Sportivamente” è un successo
Ieri spazio al ciclismo cremasco

Cala il sipario sul weekend all’insegna dello sport in città con l’ultima giornata di Sportivamente, il Festival dello Sport voluto dagli assessorati cultura e sport del comune di Crema. Ieri molto partecipati tutti gli eventi che si sono svolti nelle varie piazze cittadine, a testimonianza della validità dell’iniziativa che intende prima di tutto promuovere la pratica sportiva e mettere in vetrina le società cremasche, con un messaggio chiaro che ha ribadito il consigliere delegato per lo sport, Walter Della Frera quello di “fare sport, non stare solo a guardarlo”.

 

Ieri tanta partecipazione alle varie esibizioni, ma anche un interessante convegno conclusivo dal titolo “Un olimpiade a pedali” che ha visto in sala Ostaggi i campioni del ciclismo cremasco Marco Villa, Ivan Quaranta, Miriam Vece oltre al mitico Gianni Bugno, iridato a Stoccarda nel 1991 e Benidorm nel 1992, oltre che trionfatore del Giro d’Italia nel 1990, indossando per tutte le tappe la maglia rosa, ma con la recriminazione per la mancata partecipazione olimpica, che avrebbe impreziosito ancora di più il suo palmares. Per Bugno un elemento fondamentale per avviare un radicale cambiamento nell’approccio alla pratica sportiva nei giovani è rappresentato dalla scuola. Per l’ex ciclista invece la scuola investe pochissimo nello sport e anche l’articolazione oraria delle lezioni, così com’è concepita ora, la presenza di quella che un tempo si chiamava educazione fisica, serve a ben poco.

 

Dal passato al presente, con il CT della nazionale maschile e femminile di ciclismo su pista Marco Villa e con Miriam Vece, entrambi ormai proiettati verso l’olimpiade di Parigi del prossimo mese di luglio. La parte difficile delle olimpiadi è qualificarsi ha detto Villa, ricordando come la squadra italiana a Tokyo era arrivata come outsider ed alla fine poi ha trionfato. “In questa edizione sappiamo che possiamo fare bene, sia con la squadra maschile che con quella femminile, ma ci giochiamo tutto sul filo dei centesimi” ha detto il CT sottolineando l’importanza del lavoro, della tenacia e della perseveranza. “Da atleta la medaglia olimpica arrivò a Sidney nel 2000, a 31 anni” ha detto Villa, dopo le mancate partecipazioni per vicissitudini varie alle tre olimpiadi precedenti, di Seoul, Barcellona e Atlanta. “Un bronzo olimpico da atleta, molto meglio da tecnico, dove sono arrivati gli ori grazie alle gambe degli altri” ha scherzato il CT montodinese. Centrale negli interventi dei presenti il tema legato agli impianti sportivi, con la gioia per la nuova vita del velodromo cittadino, rimarcata anche da Stefano Pedrinazzi, cremasco e presidente del Comitato regionale Lombardia di Federciclismo: “Per una Federazione l’olimpiade rappresenta un punto di arrivo – ha detto il presidente – da quando Marco ha preso in mano la nazionale i risultati si sono visti, ma le strutture sono importanti”. Proprio per questo, la riapertura del velodromo è una buona notizia per tutto il movimento: “Miriam ha trascorso 4 anni in Svizzera perché in Italia non avevamo impianti dove potersi allenare” ha chiosato il presidente. Dalla pistard cremasca protagonista alle prossime olimpiadi parigine nella specialità spring e keirin, l’auspicio per una partecipazione che possa riservare emozioni e buoni risultati: “Per me è un onore e una grande emozione essere a Parigi, obiettivo che ho raggiunto anche grazie a Ivan e Marco e speriamo di portare a casa il miglior risultato possibile”.

 

Ilario Grazioso

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...