Cronaca

Anziani monitorati a casa
Il progetto Smart Bear entra nel vivo

Un progetto ambizioso in ambito sociosanitario che travalica i confini nazionali in cui sono coinvolti 27 partner a livello europeo. E’ il progetto Smart Bear, di cui Comunità Sociale Cremasca e ASST Crema sono partner, che ha la finalità di monitorare e raccogliere dati scientifici che serviranno poi ad elaborare modelli adeguati di presa in carico dei pazienti anziani, fragili e cronici.

Si tratta di sviluppare una piattaforma innovativa e informatica che, grazie alla continua raccolta dati della vita quotidiana degli anziani, attraverso device mobili rispettosi della privacy, monitora le condizioni cliniche dei pazienti con lo scopo di favorire interventi personalizzati, che permettano una migliore qualità della vita e ne preservino l’ indipendenza.
Il progetto si rivolge ad una popolazione di età compresa tra i 65 anni e gli 80, affetta da patologie croniche. Chi volesse partecipare dovrà indossare, ogni giorno, dei dispositivi per un monitoraggio accurato e sarà sottoposto a visite di controllo gratuite. Nel progetto europeo saranno coinvolte più di 5.000 persone in 5 progetti pilota. Quello italiano è coordinato dall’ Università degli Studi di Milano.

 

Referente del pilot italiano è Paolo Ceravolo, docente di Informatica Unimi. “Il progetto Smart Bear – spiega Ceravolo – è finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 ( un programma di ricerca sviluppo) e coinvolge 26 partner a livello europeo. Sul territorio nasce dalla collaborazione tra l’ Università degli Studi di Milano, Comunità Sociale Cremasca e Asst Crema. L’obiettivo, quello di costruire uno studio di fattibilità riguardo all’adozione di “device” per il monitoraggio continuo del paziente; l’idea è quella di andare a integrare le normali visite che il paziente geriatrico fa, attraverso i percorsi tradizionali, con un monitoraggio continuo che possa arricchire la capacità del clinico di osservare le traiettorie di evoluzione di questi pazienti. Attraverso i dati che vengono raccolti sarà possibile capire se un paziente ha bisogno di una visita in più piuttosto che se un paziente può saltare la visita. Si tratta di migliorare l’offerta e la capacità di monitoraggio che hanno quindi i clinici sul nostro territorio”.

 

“Comunità Sociale Cremasca- prosegue Davide Vighi, Direttore Generale CSC– ha rilevato da subito l’opportunità di inserirsi in questa rete di partner, 27, che interessano sei paesi nel complesso. Un’ opportunità volta ad aprire un percorso che è già delineato dalle riforme della sanità territoriale regionale, ma anche a livello nazionale: cioè la possibilità di integrare le due dimensioni, quella sanitaria e sociale, in un percorso armonizzato che veda appunto delle prime modalità di collaborazione anche attraverso progetti.

Crema e il suo territorio sono sicuramente interessati da questo processo anche perché qui si sta lavorando nella definizione delle linee guida del Piano di Zona per armonizzarle con il piano di sviluppo del Polo Territoriale dell’ Asst; è sicuramente un’opportunità in termini di integrazione.

Va anche evidenziato, come valore aggiunto, il ruolo sociale del progetto cioè la possibilità di monitorare l’accettazione di questi dispositivi. Da un lato ci sono gli anziani affetti da patologie croniche che aderiscono al progetto ma, dall’altro, è necessaria una figura, un nostro educatore dipendente dell’azienda che monitori, accompagni questo processo di adesione alla progettualità.

L’ultimo tema, da non trascurare, è sicuramente il tema dell’integrazione, della sinergia fra settore sociosanitario e l’informatica. Lo sviluppo del sociosanitario nel futuro sarà sempre più “data driven ” cioè guidato da tutta una serie di dati che saranno fondamentali per disegnare modelli organizzativi più adeguati ma anche interventi sempre più personalizzati sui soggetti che sono interessati dalla presa in carico dei servizi”.

 

“L’obiettivo- prosegue Luca Grossi, geriatra ASST Crema – è quello della personalizzazione della diagnosi e della cura dei pazienti anziani con patologie croniche, per rallentare l‘evoluzione della malattia e, al contempo, migliorarne la qualità della vita. La geriatria ha a che fare con persone che, invecchiando, accompagnano la propria esistenza con patologie croniche che possono a loro volta sconfinare nella disabilità e nella fragilità, quindi nella perdita dell’autosufficienza con tutte le ripercussioni individuali e sociali.

Questo progetto ha l ‘obiettivo di intercettare, attraverso la tecnologia informatica, elementi che possano rallentare l’evoluzione della malattia. Dare vita ad un “mix case operativo”. La sfida in atto è quella di monitorare la vita del paziente a casa sua: da una parte l’attività clinica sempre più ricca attraverso anche formule di interdisciplinarità professionale e dall’altra il controllo, discreto ma efficace a domicilio, della persona.”

 

“Questa progettualità – conclude Pia Venturelli referente Area Progetti CSC – si rivolge a tutta la cittadinanza, a una fascia di età che va dai 65 agli 80 anni; persone anziane che hanno delle patologie croniche e possono avere anche più patologie. Vi è un sito e anche un indirizzo mail o un numero di telefono al quale possono fare riferimento per candidarsi, poi un’educatrice di Comunità Sociale Cremasca li contatterà per fissare loro un appuntamento e descrivere bene la progettualità. Si accede con la massima tranquillità; vi è un modulo di privacy da compilare e, successivamente, chi vuole aderire verrà sottoposto a una visita con un medico della Casa della Comunità, il dottor Grossi. Effettuata la visita, se disposti a far parte della progettualità, riceveranno dei kit in base alle loro patologie. Questi ‘device’ che compongono diversi kit consistono principalmente in un saturimetro, un termometro, un orologio, un cellulare che servirà per raccogliere i dati della persona. Infine ci sarà una visita di controllo ed il monitoraggio. Un’ educatrice di CSC supporterà le persone nell’utilizzo dei ‘device’ qualora dovessero incontrare delle difficoltà”.

Chi fosse interessato a partecipare al progetto Smart Bear può scrivere a :
Comunità Sociale Cremasca, Azienda Speciale Consortile dell’Ambito Territoriale Sociale Cremasco Via Goldaniga n.11 26013 Crema (CR)
email:smartbear@comunitasocialecremasca.it oppure chiamare 0373-398400 (segreteria) o 0373-398401 ( interno)

Sabrina Grilli

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