Scuole

Montessori: i genitori inoltrano la
loro proposta al Comune di Crema

Nuovo capitolo nella vicenda relativa alla chiusura della sezione scolastica alla scuola d’infanzia Iside Franceschini, ex Montessori. Il comitato dei genitori, dopo la decisione dell’amministrazione comunale, ha sviluppato una proposta alternativa da comunicare al sindaco Fabio Bergamaschi.

“Abbiamo presentato al Sindaco la proposta elaborata dai genitori per un’organizzazione della Scuola dell’Infanzia alternativa alla soppressione di una sezione – si legge nel comunicato redatto dalla presidente Laura Carelli – l’obiettivo che ci accomuna è il benessere dei bambini, delle famiglie e della scuola, crediamo fortemente che si possano ristabilire sane e costruttive relazioni. Per questo apprezziamo il diretto coinvolgimento del Sindaco e chiediamo il suo intervento anche a lungo termine”.

Nella lettera al primo cittadino cremasco, i genitori hanno fatto notare come il problema dell’organizzazione interna del personale, nonostante la soppressione della sezione, resterebbe comunque abbastanza inalterato secondo i loro calcoli.

“In termini di ore al giorno per sezione si avrebbe infatti una media di circa un’ora in più nella soluzione su cinque sezioni rispetto alle attuali sei – si legge – Questo rende evidente che ciò non permetterebbe alcuna soluzione in caso di supplenze utilizzando il personale interno ma richiederebbe comunque di ricorrere alla ricerca all’esterno. Appare chiaro che, siano cinque o sei sezioni, il personale risulti sottodimensionato”.

La Proposta

“La nostra proposta prevede la moratoria di un anno della decisione sulla soppressione di una sezione – chiedono i genitori – In tale arco temporale, chiediamo che si provveda all’assunzione di una maestra a tempo indeterminato. Questa decisione rappresenterebbe una scelta organizzativa strategica che mira a garantire alla scuola una sostenibilità a lungo termine”.

Il comitato evidenzia come l’organizzazione attuale, composta da educatori a tempo determinato, figure temporanee e volontari possano creare instabilità e variazioni annuali o giornaliere, influenzando negativamente la continuità didattica.

“L’inserimento di un’insegnante a tempo indeterminato – motiva Carelli nel comunicato – permetterebbe di contare su una pianta organica più stabile e costante. Tale stabilità garantirebbe una maggiore continuità nel corpo docente, migliorando significativamente la qualità del servizio educativo offerto. La presenza costante di personale dedicato consentirebbe di strutturare meglio le attività didattiche e di supporto, fornendo un ambiente più affidabile e coerente per tutti gli studenti, con particolare attenzione alla tutela e al supporto dei bambini con fragilità”.

Infine, il comitato dei genitori ha richiesto un’ulteriore figura scolastica: l’educatore di plesso.

“Lo chiediamo, perché in passato era stato assunto nella nostra scuola ma, con decisione dell’ufficio scuola, è stato revocato. L’educatore di plesso può essere presente a scuola anche in assenza del bambino disabile e può lavorare con i bambini su laboratori esterni. Di fatto sarebbe un ulteriore innesto di ore sulle sezioni”.

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