Cronaca

Ilaria Capponi al Galilei: “La
perfezione sui social crea disagio”

All’istituto Galilei di Crema si è tenuto un incontro sui disagi derivanti dal mondo della moda e dei social. Una lezione da chi ne ha sofferto in prima linea come Ilaria Capponi, ex modella vittima di body shaming.

Una finestra sul mondo della moda e dei social, con le tante pesanti conseguenze che spesso ricadono su ragazze e ragazzi. Al Galilei interessante incontro che ha visto come protagonista Ilaria Capponi, ex modella, giocatrice di pallacanestro in serie A e nella nazionale giovanile under 16 e 18. Vittima di episodi di body shaming, Ilaria si è ritirata dal mondo della moda a febbraio perché giudicata troppo grassa, ha avviato così una denuncia sui social esprimendo la sua delusione per la discrepanza tra quello che si comunica e quello che è oggi il sistema moda.

La sua testimonianza ha avuto un peso determinante sui giovani studenti, che per età sono senza dubbio i più colpiti dal cambiamento di questo ambito societario.

“Si trasmettono tanti messaggi sulla body positivity, sull’inclusività, sulla salute, sui nuovi canoni di bellezza – spiega Ilaria Capponi – Ma poi si richiedono modelle che siano alte almeno 1,75 e non superino i 90 centimetri di fianchi. Impossibile, per il 90% delle modelle raggiungere questi standard senza fare diete o cose che ledano la salute. Dov’è finita la tanto professata normalizzazione dei canoni della bellezza? Dov’è finita la cultura del rispetto del corpo e del difetto?”.

Ovviamente queste misure, per essere raggiunte, portano a seri problemi di salute. Su tutti quelli relativi ai disturbi alimentari, la seconda causa di morte più frequente per le persone tra i 14 e i 18 anni, alle spalle solo degli incidenti stradali. Proprio Ilaria ha sofferto di bulimia in giovane età a causa di un commento negativo sulle sue gambe, facendo capire quanto potere possa avere una parola sbagliata in un momento di fragilità.

“Chi non ha mai usato un filtro per l’immagine del profilo sui social o chi non ha mai abbellito l’immagine di un Cv per cercare lavoro? – si chiede Ilaria – I ragazzi sono i principali protagonisti, ma purtroppo non inseguono più solo un modello di perfezione esterno, ma spesso si ritrovano a non sentirsi all’altezza dell’immagine che di loro stessi, loro stessi hanno creato. Affrontiamo quella che è l’esigenza di mostrarsi perfetti, che di perfetto non ha niente. E’ solo garanzia di insoddisfazione perenne che i ragazzi oggi vivono con grandissimo disagio”.

Insomma la vita digitale che sovrasta quella reale, una problematica seria e attuale, come sottolineato dalla stessa Ilaria, che ha poi lasciato spazio ad un confronto con gli studenti che hanno potuto fare domande molto interessanti sul tema.

sg

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...