Politica

Consiglio, Jacopo Bassi del
PD presenta le dimissioni

Jacopo Bassi, consigliere comunale a Crema per il Partito Democratico, ha presentato poco fa, in Sala degli Ostaggi, le dimissioni.

Queste le sue parole: “Con questa comunicazione sono a presentare le mie dimissioni dal Consiglio comunale di Crema, che formalizzerò nella giornata di domani.

È un passaggio che affronto con grande difficoltà e pesantezza nel cuore: che la mia esperienza politica nella città in cui sono nato e cresciuto potesse finire in questo modo era l’ultimo dei miei desideri. Tuttavia, credo vada preso atto della situazione venutasi a creare e ritengo che, per rispetto dell’istituzione, sia più opportuno che a sedere in quest’aula sia una persona con migliori motivazioni di quelle che il sottoscritto in questo momento è nelle condizioni di mettere in campo. Mi scuso anzi per non essermi dimesso prima, ma spiegherò le ragioni di questa tempistica nel corso del mio intervento.

Ho cominciato a impegnarmi nella politica di questa città poco più che ventenne, negli allora Ds.  Posso uscirne con la soddisfazione di averla svolta sempre con spirito di servizio e in maniera disinteressata, ponendo la mia libertà di giudizio e azione al di sopra di qualsiasi altra dinamica.

Negli anni del mio impegno amministrativo, mi sono concentrato sulle tematiche sociali, dando anche seguito ad alcune attività di servizio che ho svolto in questa città, e dell’ambiente, cercando sempre di portare sul piano politico le competenze maturate nei miei percorsi di formazione e professionali.

Ebbene, non posso far altro che accettare che queste competenze non interessano alla maggioranza di cui ho fatto parte e per la quale mi sono impegnato nell’ultima campagna elettorale. Mi riferisco in particolar modo alle tematiche ambientali, per le quali mi sarebbe piaciuto aiutare Crema e il Cremasco ad affrontare la loro transizione ecologica, che è una delle grandi sfide del nostro tempo e rispetto alla quale la nostra città e il nostro territorio possono, con un approccio strategico, cogliere delle opportunità. Ma mi sembra che su queste tematiche, semplicemente, le competenze proprio non interessino.

Queste sono ragioni per me sufficienti per chiudere la mia esperienza in questa consigliatura. Che, in realtà, non è praticamente mai iniziata, poiché fin da subito mi è stato chiaro che il contributo che potevo fornire non era di interesse. Può darsi che qualcuno, legittimamente, si sia chiesto perché in questi circa due anni non abbia mai preso parola in quest’aula, dopo che nella precedente consigliatura non sono stato certo tra i più taciturni.

Posso solo dire che la mia passione per la politica è davvero tanta, e dover riscontrare che l’impegno con il quale ho cercato di esprimerla non sia stato tenuto in considerazione è stata una delusione tremendamente cocente. So che il mio atteggiamento in quest’aula non è stato per nulla propositivo, ma accorgersi che il gruppo di cui ho fatto parte non riconosca valore nella qualità e nella quantità di quello che è stato il mio impegno mi ha letteralmente paralizzato. Semplicemente, alla domanda “Ma chi te lo fa fare?”, che tutti noi ci poniamo e a cui dobbiamo rispondere rispetto alle motivazioni che ci portano a impegnarci in politica, io non so più cosa rispondere.

Ho capito che il mio contributo e la mia presenza sono stati dati per scontati, e questo è stato un aspetto doloroso. Di fatto, non sono riuscito a fare altro che chiudermi in me stesso. Se questo atteggiamento non è giustificabile e fatica a essere compreso, spero solo che venga rispettato.

Esco dunque dalla Sala degli Ostaggi, dalla politica cremasca e anche da Crema, poiché da qualche mese mi sono trasferito a Milano, proprio per cercare nuovi stimoli in una vita che ha ricevuto una grossa delusione in quella che era la sua passione più grande. Spero davvero che in futuro tale fuoco possa riaccendersi, ma oggi non trovo forze per fare altrimenti. Chiedo scusa per il tempo che vi ho sottratto e auguro a tutti buon lavoro”.

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