Cronaca

Auser presenta il bilancio sociale:
raggiunte 7000 persone nella provincia

Mattinata di bilanci per Auser, l’associazione di volontariato e di promozione sociale che opera dal 1989 sul territorio nazionale, diventando una colonna portante per il supporto nel Cremasco, nel Cremonese e nel Casalasco.

Nella sede di Via Zurla di Fondazione Benefattori Cremaschi, la presidente provinciale di Auser Crema, Donata Bertoletti, ha presentato il bilancio sociale della provincia di Cremona, dividendo i tre territori che la compongono. Insieme a lei anche la presidente regionale di Auser Fulvia Colombini, oltre alle istituzioni territoriali.

Il comune era rappresentato dall’assessora al Welfare Anastasie Musumary; presente poi il consigliere regionale pd Matteo Piloni, il presidente dell’area Omogenea Cremasca Gianni Rossoni, e i direttivi di Ats Valpadana e Asst Crema, con il direttore sociosanitario di Asst Crema Carolina Maffezzoni.

Numeri in crescita per la rete sociale di Auser, presente con 52 punti su tutta la provincia, di cui 28 nel Cremasco, che ha accorpato a sé 7153 soci nel 2023, ha beneficiato di 1373 volontari, per un totale di 72.942 prestazioni fornite.

“Con la presentazione del bilancio sociale – dichiara soddisfatta Bertoletti – abbiamo constatato che Auser raggiunge circa 7.000 persone sul territorio. Dona tempo e servizi per persone bisognose: è una realtà straordinaria per il benessere della comunità”.

I servizi principali svolti dall’associazione sono quelli di aiuto alla persona, sostegno alle famiglie immigrate, il volontariato civico, il turismo sociale, ma anche l’officina dell’aiuto (presente a Rivolta D’Adda) e le attività di apprendimento permanente per le persone più anziane, presenti sul Cremasco, tra gli altri comuni, a Sergnano e a Pandino.

“Per noi è molto importante avere Auser come associazione – spiega Musumary – è nostra partner nel piano di zona, e abbiamo una convenzione con il trasporto sociale, aumentando anche il finanziamento perché né riconosciamo il valore. Per noi è fondamentale creare una rete di queste associazioni ed enti di volontariato, attraverso il loro apporto riusciamo a raggiungere e soddisfare bisogni che il comune da solo non riuscirebbe a portare a termine”.

 

Riccardo Lionetto

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