Scuole

‘Notte del Classico’:
pubblico e consensi

Da sei anni il Liceo Racchetti di Crema aderisce alla Notte Nazionale del Liceo Classico, giunta alla decima edizione, che coinvolge oltre 350 licei classici in tutta Italia. L’iniziativa, nata da un’idea di Rocco Schembra, docente di latino e greco ad Acireale, ormai si sta diffondendo su tutto il territorio nazionale, impegnando gli studenti in diverse performance volte a valorizzare la loro eccellenza e a sensibilizzare potenziali nuovi iscritti e cittadinanza, verso la ricchezza e la poliedricità della cultura classica.

Di “liceo vitale frequentato da talenti, giovani appassionati, motivati, che sprona all’eccellenza e che sa includere” ha parlato il dirigente scolastico Claudio Venturelli, per il quale il Racchetti-da Vinci si caratterizza anche quale scuola aperta al territorio e capace di accogliere i cambiamenti, pur restando ancorata fedelmente a ciò che è la storia e la cultura classica.

Tanti i visitatori che dalle 18 a poco prima di mezzanotte hanno animato, ieri sera, gli spazi allestiti dagli studenti nella sede di via Palmieri e nell’adiacente palestra. Troppo piccole le aule in alcuni momenti per contenere il numeroso pubblico interessato e compiaciuto, ed anche per questo, nel programma pensato dagli organizzatori, erano state previste le repliche delle varie rappresentazioni al fine di permettere la fruizione a tutti.

In apertura non sono mancati i saluti istituzionali e quelli del rappresentante dell’associazione ex allievi: impossibilitato alla partecipazione il sindaco Fabio Bergamaschi, impegnato in contemporanea in Comune per la presentazione della De.Co., prologo della Festa del salame in corso di svolgimento oggi e domani, l’amministrazione è stata rappresentata dall’assessore alla cultura Giorgio Cardile. Tra le curiosità di questa edizione, lo spazio allestito dagli studenti della classe 4 B classico che, partendo dallo studio dei classici, greci e latini ma anche shakespeariani, ha elaborato e realizzato un vero e proprio menù, con primi dal nome evocativo, Enea e Didone o Orlando e Medoro, ed i dolci Catullo e Shakespeare.

Tante le figure che hanno collaborato a vario titolo per la buona riuscita: dagli studenti ai docenti e al personale amministrativo, tecnico, collaboratori scolastici, tutti ringraziati dal dirigente Venturelli. Soddisfazione è stata espressa anche dalla docente che ha coordinato l’evento, Alessandra Tamburrino: in particolare, “per il coinvolgimento degli studenti, i veri protagonisti di questo evento”, ormai consueto appuntamento della primavera al Racchetti. Una serata “patrimonio loro” ha poi aggiunto il dirigente Venturelli nei saluti finali, dopo i concerti che si sono svolti nel finale all’interno della palestra.

 

Ilario Grazioso

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