Fondazione Benefattori Cremaschi:
presentato il sensore Baiobit
Tecnologia al servizio della cura ma, soprattutto, al servizio dell’intera comunità. Fondazione Benefattori Cremaschi ha presentato il nuovo sensore Baiobit, in grado di quantificare con precisione ed oggettività la funzionalità motoria del paziente.
Nell’ambulatorio neurologico di Via Zurla di Crema, infatti, il dottore Michele Gennuso ha spiegato nello specifico la funzione innovativa del macchinario, che permette alla medicina cremasca di evolversi notevolmente nella cura e nella prevenzione, attraverso diagnosi sempre più precise.
“Riuscire ad avere strumenti di lettura oggettiva del deficit del paziente è fondamentale. Il Baiobit è una striscia che viene messa sul bacino. Registra passo, ampiezza, angolatura e fornirà dati importanti per la riabilitazione – spiega Gennuso – è uno strumento che permette a tutti i pazienti di avere un dato oggettivo, che mi faccia capire se sto lavorando nel modo giusto nella prevenzione delle articolazioni della schiena”.
Soddisfazione per la presidente Bianca Baruelli, che insieme alla Onlus La Tartaruga di Michele Mantegazza, è riuscita a portare un beneficio non solo ai pazienti in cura da fondazione, ma a tutta la cittadinanza, dando lustro ad un ambulatorio nato con le proprie forze e cresciuto con il mantra di assistenza e impegno nella cura dei propri pazienti.
“Siamo molto onorati di poter compiere questo passo di innovazione tecnologica – ha commentato Baruelli – Grazie alla Tartaruga che ha voluto dare un contributo concreto e prezioso al nostro dottore Gennuso che regge chiaramente il nostro ambulatorio neurologico da un po’ di tempo e siamo sempre più fieri del lavoro che si sta compiendo il nostro direttore socio sanitario perché naturalmente condivide i supporta questo percorso che fortemente tutti noi sosteniamo”.