Proposta di legge sulla sanità:
PD in tour a Crema per le firme
Una proposta di legge popolare per rendere la sanità accessibile a tutti i cittadini, senza ritardi burocratici e tempi incerti da parte dei CUP. Questa è la nuova iniziativa lanciata dal PD lombardo, dove oggi pomeriggio ha fatto tappa a Crema, davanti all’ospedale Maggiore, per parlare della tematica, e di raccogliere le firme dei cittadini cremaschi.
Presenti i consiglieri regionali del Partito Matteo Piloni, Pierfrancesco Majorino e Roberta Vallacchi, i quali hanno introdotto i punti fondamentali della proposta di legge sulla sanità lombarda.
“Riteniamo che ci sia bisogno di un cambiamento netto deciso nelle politiche riguardanti la sanità – spiega Majorino – quella lombarda è un po’ caduta sulle proprie gambe in questi anni: un cittadino su nove rinuncia a curarsi, e sono tantissimi. Si perpetua questo ricatto posto di fronte ai cittadini lombardi ‘volete farvi curare? Pagate’. Se un tempo la sanità lombarda era davvero la numero uno in Italia, oggi non è più così: è ottava secondo i servizi monitorati dallo studio Ambrosetti a livello nazionale; però la Lombardia è la prima regione a statuto ordinario per contributi alla sanità privata. Questo per dire che c’è tantissimo da fare. La nostra proposta di legge vuole provocare una ricostruzione positiva della sanità nel nome dell’interesse pubblico.”
L’obiettivo del PD è quello di dare nuovamente spazio ai centri di prevenzione, dare priorità ai servizi territoriali e riorganizzare efficacemente una rete di medici in materia di medicina generale, supportandoli e sostenendoli in modo adeguato.
“Davanti all’ospedale c’è il monumento per il personale deceduto a causa del Covid: ancora oggi dopo quattro anni noi dobbiamo un enorme grazie per lo straordinario lavoro che è stato fatto – ricorda Matteo Piloni – Essere qua davanti oggi significa essere al fianco di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario degli ospedali del territorio. Cambiare la sanità soprattutto per loro, cioè migliorare le condizioni per fare in modo che questo personale possa lavorare nel pubblico e non abbandonarlo: cosa che purtroppo sta avvenendo nella nostra Regione”.
Presente anche una buona parte dell’amministrazione comunale di Crema, guidata da Fabio Bergamaschi, che ha voluto sottolineare la crisi del welfare state e creare dunque consapevolezza su questa tematica.
“Siamo in un momento in cui i diritti intangibili come la salute, l’istruzione ed il lavoro, entrano in crisi insieme al declino del welfare state – osserva il primo cittadino cremasco – come forza politica è importante farsi carico di questi bisogni e creare consapevolezza. I cittadini sono consci del disagio per accedere ai presidi sociosanitari, ma non hanno la consapevolezza che tutto questo si può cambiare: per questo è necessario lavorare tutti insieme per tornare ad avere un pieno diritto alla sanità pubblica”.